Covid, l’emergenza non si ferma | Nuova minaccia cinese

Il Dragone asiatico si prepara ad una nuova ondata pandemica, con 65 milioni di casi Covid-19 previsti a settimana.

Covid
La virologa cinese Shi Zhengli – Photo web source

E’ di pochi giorni fa l’annuncio della Cina: nuovo picco di Covid-19 previsto per fine giugno.

Nuova emergenza in arrivo

A sostenerlo è Zhong Nanshan, il massimo esperto cinese di malattie respiratorie, durante un forum scientifico tenutosi a Guangzhou, annunciando al contempo l’arrivo di nuovi vaccini contro l’ultima la variante Xbb”. I vaccini anti-Covid attuali mantengono ancora una loro efficacia, non sono farmaci obsoleti, soprattutto contro le forme gravi e la morte dei pazienti.

La loro efficacia diminuisce però nel caso della malattia sintomatica: anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sottolinea del resto che i vaccini devono essere aggiornati”.  Difatti, nonostante la dichiarata fine emergenziale, i contagi non si arrestano e, soprattutto, nessuno può escludere che in un futuro possa presentarsi una nuova emergenza pandemica su scala mondiale.

I vaccini che ci aspettano

Come detto, i vaccini attuali hanno un’efficacia limitata contro la malattia nella sua fase sintomatica: si rendono quindi necessarie nuove formulazioni per aumentare la protezione contro il virus nella sua fase patologica. Ma come saranno i vaccini del futuro? Una possibile risposta la fornisce uno studio, pubblicato sulla rivista Immunity, dei ricercatori della Monash University di Melbourne.

Secondo la ricerca, l’efficacia dei vaccini dipende dalla loro capacità di stimolare la produzione di alcune cellule immunitarie nel corpo umano: è stata analizzata la durata della vita delle cellule deputate alla produzione di anticorpi, per comprendere al meglio la loro efficacia nella risposta ai virus. Questi risultati, secondo i ricercatori, sarebbero in grado di rivoluzionare la prevenzione farmacologica contro malattie ed infezioni.

Minaccia fantasma

Nonostante i progressi vaccinali, il Covid rimane una minaccia latente, un fantasma ad agitare i nostri incubi pandemici: resta sempre alto il rischio di una nuova variante o di un diverso agente patogeno virale altrettanto (o anche più) contagioso. Gli scienziati concordano difatti che una nuova pandemia non sia da escludere nei prossimi anni, dunque meglio prepararsi per tempo, approntando armi efficaci che possano scongiurare quanto accaduto in anni recenti.

Covid ricerca

Quando la prossima pandemia busserà, se lo farà, dovremo essere pronti a rispondere in modo deciso, collettivo e tempestivo; lo scambio dei dati a livello mondiale è già un buon passo in avanti: condividere le informazioni sulle cure, i vaccini e le varianti virali in agguanto è uno step fondamentale per aumentare la profilassi internazionale e prevenire  milioni di decessi a livello globale.