Gianni Rivera compie ottanta anni, nato il 18 agosto del 1943 ad Alessandria, uno dei miti del calcio italiano è più arzillo che mai e si candida a CT della nazionale.
Un Golden boy anche alla sua veneranda età, bandiera del Milan e della nazionale in cui il calcio era passione, valori ed appartenenza, oggi si erge ad ultimo baluardo di quel mondo.
Gianni Rivera con i riflettori puntati su di lui, visto il grande traguardo degli ottanta anni compiuti, esce allo scoperto e non le manda a dire candidandosi ad allenare la nazionale.
Il Golden boy una bandiera che ancora sventola
Lo dicevamo solo qualche giorno fa, a seguito delle dimissioni di Roberto Mancini da allenatore dell’Italia, il calcio quell’enorme fenomeno di massa, quell’insieme di valori, passioni, miti e bandiere che lo ha portato ad essere lo sport più amato, seguito e praticato al mondo da secoli, non esiste più. Alle bandiere lentamente si sono sostituite le carte di credito, il mondo del pallone, oramai non ricordiamo nemmeno più quando tutto sia iniziato, a finito con il perdere la bussola. Cifre assurde per calciatori ed allenatori con l’Arabia Saudita che la fa da padrone divenendo l’eldorado del nuovo calcio internazionale.
Calciatori di talento strappati a suon di centinaia di milioni di euro. Contratto da 90 milioni di euro all’anno per Neymar, 100 milioni per Benzema e forse contratto stratosferico pronto anche per Roberto Mancini proprio per allenare la nazionale saudita.
Le squadra di calcio sono lentamente divenute delle società per azioni. Solo i tifosi, forse, oggi sono ancora gli stessi, pronti sempre e comunque a sostenere la propria squadra, i propri colori, ad innamorarsi di un calciatore ergendolo a proprio beniamino. Solo i tifosi, forse, sono ancora gli stessi in un mondo, quello del calcio, dove niente è più come prima.
In uno scenario del genere ecco che, gli 80 anni di Gianni Rivera, sono non solo un modo per ricordare il calcio che fu ma anche per sperare che certi valori ritornino e presto. Nato ad Alessandria il 18 agosto del 1943, debutta con i colori della maglia della sua città a soli 15 anni in serie A. Un ragazzo d’oro, Golden boy venne così soprannominato da lì a poco.
Gianni Rivera compie ottanta anni: una carriera strepitosa
Un ragazzo d’oro dai piedi buoni, dal tocco magico capace di farsi notare dal Milan nonostante il suo fisico esile. Il Milan, quello che dopo poco sarebbe divenuto il suo Milan, lo acquista l’anno successivo. Rivera, a sedici anni, nonostante la presenza di un allenatore come Nereo Rocco in panchina e la presenza di mostri sacri in prima squadra come l’uruguaiano Schiaffino, Altafini ed altri campioni riesce ad affermarsi ed a diventare un punto fermo del Milan.
A 23 anni, infatti, con 501 partite all’attivo e 122 reti segnate Gianni Rivera diventa capitano del Milan. Rimarrà bandiera di quella squadra fino al 1969 e, soprattutto, con i colori rossoneri nel 1963 compì quella che, ancora oggi, è stata una impresa storica.
A Wembley, in finale, battendo il Benfica per due reti a uno il Milan conquista la Coppa dei Campioni. E’ la prima volta per una squadra italiana e da lì in poi, il calcio italiano compirà un grande balzo in avanti. Protagonista indiscusso, di quegli anni, Gianni Rivera stupisce anche in nazionale e si fa amare. La sua rivalità con Mazzola (dell’Inter) in quegli anni infiammava le tifoserie e faceva battere forte i cuori. Proprio in nazionale fu protagonista di quel leggendario Italia Germania 4 a 3 che ancora oggi fa storia.
A 80 anni si candida a Ct della Nazionale
Nel 1969 la sua carriera lunga e costellata di traguardi raggiunge, forse, l’apice consegnando a Gianni Rivera, l’ala più forte di tutti i tempi forse, il pallone d’oro, l’ambito trofeo come miglior calciatore europeo dell’anno. Quando smette con il calcio Rivera resterà, come anche lui ama definirsi, una personalità scomoda. Capace di duelli in campo con gli arbitri, del calibro di Concetto Lo Bello, prima e poi in grado di rivestire la carica di Parlamentare.
Nel 2019 superati i 70 anni il Golden boy stupisce ancora e prende il patentino da allenatore, cosa alla quale prima non aveva mai neppur pensato. Oggi Gianni Rivera compie ottanta anni, memore di un calcio che fu, trascinatore anche adesso, Rivera è pronto ad ergersi a paladino di un calcio che abbiamo amato e che è stato capace di diventare lo sport per eccellenza.
Alla veneranda età di 80 anni Gianni Rivera è pronto a diventare il commissario tecnico della nazionale italiana, si candida lui stesso dice per salvare il calcio dai soldi. Rivera non diventerà, purtroppo, l’allenatore dell’Italia ma sapere che il calcio, al di là dei colori che infiammano i nostri cuori, ha ancora delle bandiere non può che colmarci di gioia ed inondarci di speranza per il futuro.