Diga di Ridracoli: dopo due anni torna la tracimazione

La diga Ridracoli, il principale bacino artificiale di raccolta d’acque della Romagna, dopo 22 mesi di lunga attesa, è tornata a tracimare. Evento, questo, assente dall’ormai lontano  5 maggio 2021.

Diga di Ridrcoli
Tracimazione diga Ridracoli – foto Ansa –

La tracimazione, ossia lo straripamento, della diga di Ridracoli è iniziata durante la notte. Dal culmine della diga, l’acqua, si riverserà a valle direttamente nel letto del fiume Bidente. Un salto di 104 metri, un vero e proprio spettacolo della natura che darà vita al fenomeno, attesissimo, di una grande cascata. Per questa occasione la diga sarà, infatti, aperta al pubblico, proprio per dare la possibilità a tutte le persone, affascinate da questo fenomeno, di assistervi da vicino.

Una attesa lunga 22 mesi

Dal 2000 ad oggi 2023, la tracimazione è avvenuta ogni anno con eccezione fatta per il 2007 (anno in cui la siccità fece registrare livelli record) ed il 2022 in cui l’acqua sfiorò il bordo per soli 30 centimetri non riuscendo così a sforare e dare vita al fenomeno della tracimazione.

Fenomeno questo che si registra solitamente, proprio in primavera, al culmine delle abbondanti piogge del periodo. Dopo due estati davvero calde e secche ed un inverno estremamente avaro di piogge questo 2023 è tornato a regalarci questo splendido fenomeno. La tracimazione della diga Ridracoli significa, soprattutto, abbondanza d’acqua. Per giungere, infatti, allo sforo, significa che l’acqua accumulata nel bacino artificiale è superiore a 33.060.000 milioni di metri cubi. E’ questo, del resto, il 100% della capienza dell’invaso.

tracimazione diga di Ridracoli
Il fenomeno della cascata durante la tracimazione della diga di Ridracoli in Romagna – foto Ansa –

In termini pratici, volendo tradurre, il fatto che il bacino artificiale sia stracolmo di acqua è una notizia estremamente positiva per il fabbisogno idrico della Romagna. Parliamo di usi potabili ed in particolare per quanto riguarda i comuni della costiera. L’arrivo dei turisti, infatti, in previsione e, soprattutto, durante l’estate, fa aumentare vertiginosamente la domanda d’acqua.

Diga di Ridracoli e calpestio patrimonio dell’Unesco

Stagione estiva, dunque, salva per la Riviera romagnola. Non a caso a commentare l’evento è proprio Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque, società che gestisce le fonti romagnole.

Il ruolo importante per la tracimazione della diga di Ridracoli (Forlì-Cesena) sono state proprio le recenti perturbazioni. La diga, quindi, il grande lago artificiale dell’Appennino romagnolo, non è solo uno strumento per il fabbisogno idrico ma è. soprattutto, forse, un grande richiamo per curiosi e turisti. Il fenomeno “naturale” della tracimazione da vita ad una grande cascata ammirabile da vicino anche grazie al piano di calpestio della diga stessa. Quello che potrebbe essere definito un vero e proprio sentiero, tant’è che rientra proprio nei sentieri Cai del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Parliamo di patrimonio dell’Unesco.

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