Allarme a Taiwan: la Cina sta per scatenare la guerra

Ci siamo, secondo Taiwan, la Cina sarebbe ormai pronta e la guerra si farebbe sempre più imminente. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, alla Cnn. Proprio mentre era in atto un allarme per un blocco dei voli a nord dell’isola.

Fortunatamente il blocco è durato solo mezz’ora ma secondo il governo di Taiwan l’attacco sarebbe ormai prossimo.

Caccia cinese a Taiwan
Caccia cinese durante esercitazioni a Taiwan

Da tempo la diatriba tra Cina e Taiwan va avanti tra diplomazia, provocazioni ed esercitazioni militari. Da quando, però, Nancy Pelosi da speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, fece una improvvisa visita proprio nell’isola di Taiwan la situazione è peggiorata e precipitata giorno dopo giorno.

La visita fu presa come una provocazione dal governo cinese. Governo che considera Taiwan territorio cinese e, quindi, una questione tutta interna. La risposta, infatti, fu immediata, pubblica e senza nessuna mediazione. Pechino, in quella occasione, dispiegò tutte le sue forze armate, giustificando la prova di forza come una esercitazione militare, la visita quasi furtiva di Pelosi fu presa come una ingerenza degli Stati Uniti nei confronti di affari interni cinesi.

Taiwan: navi da guerra cinesi
Taiwan: navi da guerra cinesi

Del resto era dal 1997 che un alto rappresentante Usa non mettesse piede a Taipei. Pelosi, tra l’altro è sempre stata una delle figure politiche più critiche nei confronti del Partico Comunista Cinese che, di conseguenza, non ha preso bene la visita in una isola sulla quale ritiene di avere legittima sovranità.

La Cina pronta all’azione militare contro Taiwan

Da agosto ad oggi la situazione tra Cina e Taiwan è tutt’altro che normalizzata. Oggi, infatti, in particolare dal 8 al 10 aprile, il governo cinese ha continuato le proprie operazioni militari di esercitazione intorno all’isola. Si è trattato di una vera e propria simulazione di accerchiamento con moltissimi mezzi coinvolti. Oltre alle navi si sono contati qualcosa come 200 voli di caccia bombardieri e si sono simulati attacchi di precisione ad obiettivi taiwanesi. Per questa esercitazione è stata mobilitata anche la portaerei Shandong con tutto il suo gruppo di fuoco.

Insomma un vero e proprio avvertimento da parte di Pechino, l’ennesimo, ai politici dell’isola “ribelle”. Per la Cina, infatti, l’attività di Taipei continua ad essere presa come una atività separatista illegittima. Anche stavolta a dire il pretesto a Pechino per un braccio di ferro è stato un incontro Usa-Taiwan. Incontro tenutosi la settimana prima a Los Angeles tra l’attuale speaker della Camera statunitense, Kevin McCarthy, con la presidente TsaiIng-wen.

Lo stesso Xi Jinping, da indiscrezioni riportate, in visita al Comando del Teatro Sud della Marina, avrebbe affermato di “rafforzare l’addestramento in preparazione di combattimenti per la difesa della sovranità territoriale”. La Cina, quindi, sembra sempre più pronta e chissà che la guerra tra Russia e Ucraina non possa proprio in qualche modo fornire lo scenario giusto per una azione militare.

 

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