Eurovision 2023 porta novità al vecchio contest

L’attesa è quasi finita! Poche ore ancora e tutti gli occhi del mondo saranno puntati sulla Liverpool Arena sede dell’Eurovision Song Contest edizione 2023.

L’organizzazione ha annunciato diverse novità al format che rimane abbastanza complicato. Per l’Italia concorrerà Marco Mengoni, per la Repubblica di San Marino i Piqued Jacks.

Eurovision 2023

Le fasi finali della competizione si svolgeranno in tre tappe la prossima settimana:

  1. 9 Maggio: Prima semifinale (15 nazioni in gara e diritto di voto per FranciaGermania ed Italia)
  2. 11 Maggio: Seconda semifinale (16 nazioni in gara e diritto di voto per Regno UnitoSpagna ed Ucraina). Si esibiranno in questa serata i Piqued Jacks vincitori di “Una voce per San Marino“).
  3. 13 Maggio: finale (vi parteciperanno i primi dieci classificati delle due semifinali, i Big Five e l’Ucraina).

Tante novità

Per la prima volta quest’anno sarà il televoto a stabilire quali saranno i paesi semifinalisti ad accedere alla finale. E in finale, come sempre, televoto e voti delle giurie si uniranno. Altra novità: potranno votare anche i telespettatori dei paesi che non partecipano alla manifestazione. Per votare si dovrà usare la app ufficiale o il sito ufficiale www.esc.vote. I telespettatori dei paesi partecipanti potranno anche votare via telefono ed sms.

Le giurie

I paesi partecipanti sono 37 ed ognuno ha la sua giuria professionale. Ogni giuria è composta da 5 persone (1 presidente e 4 membri) di comprovata esperienza nel mondo musicale. I criteri per assegnare i voti sono:

  • composizione e originalità della canzone:
  • qualità dell’esecuzione sul palco;
  • capacità vocale dell’esecutore o degli esecutori;
  • impressione generale dell’esibizione.

I voti dei giurati vengono convertiti in punti e la somma di questi punti darà il voto complessivo della Giuria nazionale. Ma i voti delle giurie non verranno conteggiati per il risultato delle Semifinali a meno che non sia stato registrato un voto del pubblico non valido o non sia possibile utilizzare un risultato sostitutivo aggregato.

Eurovision - Marco Mengoni
Marco Mengoni – Photo web source

Perché Londra e non Kyiv

Come noto l’Eurovision 2023 è stato vinto dall’ Ucraina, un po’ per dimostrare vicinanza al popolo ucraino un po’ perché la canzone, Stefania di Kalush Orchestra, era oggettivamente bella. Ma, nonostante la vittoria, l’Eurovision non si terrà in Ucraina. Il perché è abbastanza semplice da intuire: la situazione in quei luoghi è ancora troppo pericolosa e non si poteva garantire la sicurezza dei partecipanti alla gara e del pubblico.

Venuta meno l’Ucraina allora si è pensato di coinvolgere la Gran Bretagna sia perché seconda classificata di Eurovision 2022 sia perché membro dei cosiddetti Big Five ovvero i cinque paesi europei che maggiormente supportano economicamente parlando l’Unione Europea di radiodiffusione. Questi paesi sono:

  1. Francia
  2. Germania
  3. Italia
  4. Gran Bretagna
  5. Spagna

I Big Five hanno dei privilegi: accedono direttamente alla finale della competizione ed hanno diritto di voto alle semifinali. Il diritto di voto però, da quest’anno, non riguarda le giurie ma i telespettatori. E dunque i telespettatori di Francia, Germania ed Italia voteranno il 9 maggio, quelli di Gran Bretagna, Spagna ed Ucraina voteranno l’11.

Scelta la nazione si è svolto un regolare bando di gara tra le varie città e l’ha spuntata Liverpool. Ma l’Ucraina non resterà totalmente a bocca asciutta. Innanzitutto ha partecipato all’organizzazione dell’evento e ne curerà anche la messa in onda (ovviamente in coppia con la BBC) e, per la prima volta nella sua storia, sarà trattata come una delle Big Five: avrà quindi diritto di voto e, soprattutto, accederà direttamente in finale senza passare dalle semifinali.

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