Da Kiev fanno sapere che i russi hanno commesso “un altro atto di terrore”. La piena è prevista per oggi. Quarantaduemila le persone coinvolte. E’ disastro ecologico.
Evacuati i villaggi limitrofi. Zelensky convoca il Consiglio di Sicurezza Nazionale.
La cronaca
Il governo di Kiev ha fatto sapere che un bombardamento russo ha danneggiato la diga Nova Kakhovka che si trova lungo il fiume Dnipro a circa 30 km da Kherson, una delle città simbolo del conflitto che vede contrapporsi Russia ed Ucraina. E’ già stato predisposto un piano di evacuazione per tutti i villaggi che si trovano nei pressi della sponda destra del fiume. Il governo ha chiesto ai residenti di ben ottanta insediamenti di prendere con sé documenti, pochi beni essenziali ed animali domestici ed abbandonare nell’immediato le proprie case. Si calcola che siano 42mila le persone coinvolte. Entro oggi l’alluvione dovrebbe raggiungere il picco.
Nel mentre il Presidente Zelensky ha convocato il Consiglio di Sicurezza Nazionale ed ha anche dichiarato che i russi: “devono essere espulsi da ogni angolo della terra ucraina. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. È solo la vittoria dell’Ucraina che restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l’Ucraina con acqua, missili o altro”.
Il Ministro degli Esteri Ucraino Dmytro Kuleba ha invece tweetato:
“La Russia ha distrutto la diga di Kakhovka infliggendo all’Europa quello che potrebbe probabilmente essere il più grande disastro tecnologico da decenni a questa parte e ponendo migliaia di civili a rischio. Questo è un atroce crimine di guerra. Il solo modo per fermare la Russia, il più grande paese terrorista del ventunesimo secolo, è cacciarla via dall’Ucraina”.
L’importanza cruciale della diga in Ucraina
La diga Nova Kakhovka sul fiume Dnipro ha un’enorme importanza strategica. Come ogni diga è fondamentale per l’irrigazione dei campi, per la navigazione e per la produzione di energia idroelettrica. Tra l’altro la diga non è molto distante dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia che potrebbe subire conseguenze gravi da questo attacco.
E’ DISASTRO ECOLOGICO
Il danneggiamento della diga ha comportato lo sversamento in acqua di 150 tonnellate di petrolio. Una enorme chiazza che sta per immettersi nel Mar Nero. “Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare. L’evacuazione delle persone dall’area allagata è in corso: quasi ottanta insediamenti sono a rischio”. Questo è quanto dichiarato da Zelensky.
Divisi anche nel soccorrere gli innocenti
Sempre Zelensky ha scritto sul suo canale Telegram che purtroppo i suoi possono intervenire solo sul territorio Ucraino. Non hanno la possibilità di farlo nelle zone in pericolo controllate dai Russi. Russi che, stando a quanto dichiarato dal presidente ucraino “non stanno nemmeno cercando di aiutare le persone. Questo dimostra ancora una volta il cinismo con cui la Russia tratta le persone di cui ha conquistato la terra e ciò che la Russia realmente porta all’Europa e al mondo. I terroristi russi hanno dimostrato ancora una volta di essere una minaccia per tutto ciò che è vivo”.