L’indipendenza della Repubblica di San Marino | Una storia incredibile

Quante ne sai sulla Repubblica del Titano? Se vuoi conoscere meglio San Marino e la sua storia devi assolutamente leggere qui.

San Marino. Foto Web Source

Dalla sua estensione al perché si chiama San Marino, tutto ciò che c’è da sapere su questo piccolo Stato incastonato nella penisola italica.

Piccolo stato

La Repubblica di San Marino ha un’estensione di appena 61 chilometri quadri. Se pensate che Roma è spalmata su una superficie di “appena” 1285 chilometri quadri allora potrete ben capire come mai San Marino venga considerato un micro Stato, il terzo più piccolo del mondo. Si trova tra l’Emilia Romagna (provincia di Rimini) e le Marche (vicino Pesaro) e, nel complesso, accoglie 34mila abitanti.

Perché si chiama San Marino?

La piccola Repubblica deve il suo nome, manco a dirlo, a chi l’ha fondata: Marino. Egli era uno scalpellino dalmata che arrivò in Italia sul finire del III secolo D.C. per lavoro e per necessità. Partecipò infatti ai lavori di ricostruzione delle mura di Rimini e, nel contempo, aveva bisogno di allontanarsi dalla Dalmazia per sfuggire alle persecuzioni contro i cristiani volute dall’imperatore Diocleziano.

San Marino la torre Guaita dal passo delle streghe – Photo by Cristiano Sabatini

Rimase per tre anni sul Monte Titano per estrarre la roccia e lavorarla. Poi per i successivi dodici anni scese a Rimini dove, oltre a lavorare, diffondeva la parola di Dio. Tornò quindi sul Monte Titano per costruire una chiesa dedicata a San Pietro. La piccola cella e la chiesetta erano però state costruite nel territorio di proprietà di una ricca signora riminese, Donna Fortunata, il cui figlio Verissimo minacciava di rivoltarsi contro il Santo e la piccola comunità che, nel frattempo, aveva deciso di seguirlo.

Leggenda vuole che per questo motivo Marino abbia chiesto aiuto alla Provvidenza affinché proteggesse la sua comunità dalle minacce di Verissimo. E pare che le invocazioni di Marino furono immediatamente ascoltate perché Verissimo fu colpito da improvvisa paralisi.

Targa via Donna Felicissima. Foto Cristiano Sabatini

Felicissima allora chiede perdono al Santo che, a sua volta, chiede alla nobildonna e alla sua famiglia di convertirsi al cristianesimo e di donare alla sua comunità un pezzo dei suoi possedimenti.

San Marino e l’orso

Gli appassionati di iconografia sapranno di certo che spesso San Marino è ritratto accanto ad un orso. Anche questo dettaglio proviene dalle leggende che si narrano sulla sua vita. Si dice infatti che un giorno di ritorno da Rimini (dove si era recato per ricevere dal Vescovo Gaudenzio la carica di diacono) Marino trovò un orso intento a sbranare il suo asino. Leggenda vuole che egli abbia ordinato all’orso di prendere il posto lasciato vacante dall’asino.

San Marino. Foto Web Source

Perché è uno stato indipendente?

Sempre stando alle leggende Marino morì, quasi novantenne, il 3 settembre 366 e che prima di farlo chiamò a sé gli abitanti dell’insediamento che, nel frattempo, si era installato sul Titano e pronunciò le famose parole: “Relinquo vos liberos ab utroque homine” cioè: “vi lascio liberi da entrambi gli uomini”

E’ l’atto di nascita della Serenissima Repubblica di San Marino. Marino, che poi la Chiesa proclamò Santo, rendeva così la sua comunità indipendente sia dall’impero Romano (301) che dallo Stato Pontificio (che si realizzerà definitivamente nel 1291). Come da premessa quella della frase pronunciata dal Santo è una leggenda. Le lotte tra Impero e Papato si collocano nel Medioevo cioè circa un secolo dopo la morte di San Marino. E’ quindi probabile che questa frase gli sia stata attribuita a posteriori per dare maggiore valenza all’indipendenza della Repubblica del Titano.

Lo Stato dei record

L’indipendenza è ciò che rende San Marino uno Stato unico nel suo genere. Dal 7 Luglio del 2008 è diventato, infatti, patrimonio mondiale dell’Unesco. Si legge nei criteri di assegnazione:

San Marino rappresenta una testimonianza eccezionale di una democrazia rappresentativa basata sull’autonomia civica e sull’autogoverno, con una continuità d’indipendenza unica e ininterrotta dal XIII secolo. Da quel 1291 che sancì la definitiva indipendenza anche dalla Chiesa“.

San Marino
Bandiera di San Marino – Photo by Cristiano Sabatini

Organizzazione interna

Fino all’anno 1000 il capo di questa comunità era l’abate del monastero fondato intorno al nucleo originale eretto da San Marino. Poi si stabilì che a governare la città fosse un’assemblea formata dai capi famiglia della comunità, il cosiddetto Arengo. L’Arengo fu sostituito, verso il 1243, da due figure che esistono a tutt’oggi: i Consoli oggi ribattezzati Capitani Reggenti. Nel corso dei secoli la struttura di governo si è arricchita di altri organismi fino all’attuale status.

A tutt’oggi San Marino è infatti una Repubblica parlamentare diarchica guidata dai Capitani Reggenti. Sono due (in modo da controllarsi a vicenda), restano in carica solo sei mesi. Per diventarlo bisogna avere almeno 25 anni e, soprattutto, bisogna essere nati a San Marino. Si può essere rieletti più volte ma tra un mandato e l’altro devono trascorre almeno tre anni. Le cerimonie di insediamento, sia civili che religiose, si svolgono ogni Primo Aprile e Primo Ottobre.

Palazzo Pubblico – Sala del Consigli Grande e Generale – Photo by Cristiano Sabatini

I due Reggenti vengono eletti dal Consiglio Grande e Generale che presiederanno insieme al Consiglio dei XII e al Congresso di Stato. Quest’ultimo è di fatto l’organo esecutivo ed è composto dai 10 segretari di Stato in carica. La funzione di primo ministro viene svolta dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici. Le elezioni politiche si svolgono ogni 5 anni.

 

 

 

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