E poi ne rimasero cento | Disavventura per i fan di Agatha Christie

Curiosa disavventura per alcuni turisti e fan della scrittrice Agatha Christie: bloccati per ore nella casa-museo della famosissima autrice.

Agatha Christie

Come nel romanzo “Dieci piccoli indiani”, best seller inarrivabile, 110 milioni di copie vendute dalla sua prima edizione, nel 1939: a causare la prigionia coatta, non un misterioso assassino, ma un albero, abbattuto da un tremendo temporale.

Nella casa del mistero

Come deve essere entrare di prepotenza nelle atmosfere del romanzo giallo più conosciuto di tutti i tempi? Di sicuro la suggestione, per i cento turisti intrappolati nella maison della Christie, deve averla fatta da padrone: a Greenway, buen ritiro della geniale Agatha, sono ormai abituati alle frotte di visitatori amanti del genere, ma di sicuro a nessuno è mai venuto in mente di rivivere in prima persona le emozioni dei personaggi romanzati. Come detto, a causare la “cattività” è stato un fulmine temporalesco, che ha abbattuto un albero posto sulla strada d’accesso alla proprietà.

Allertati i soccorsi, lo scenario s’è tinto di noir, coi turisti a rivivere le atmosfere da arsenico e vecchi merletti: ma nessuno s’è perso d’animo, davanti ad una tazza di buon tè inglese guarnito di pasticcini e servito nella sala preferita della Signora Agatha. Inoltre, i fortunati prigionieri hanno potuto giocare a croquet sul prato interno dove la Christie giocava a golf e leggeva ai suoi ospiti brani tratti dai suoi ultimi romanzi.

Agatha Christie
Greenway House, la casa di Agatha Christie- Photo web source

Cento piccoli turisti

La prigionia è poi divenuta argomento trend topic: sui social è impazzata una sorta di Christie-mania, con le più disparate ipotesi formulate in merito, migliaia di meme e citazioni di brani tratti dalle opere della “Signora in Giallo”. Ovviamente il romanzo più gettonato è stato proprio “Dieci piccoli indiani”, dove gli sfortunati protagonisti sono dieci individui non si conoscono tra loro e che vengono inspiegabilmente invitati in una villa solitaria, sulle coste del Devon. Inizia così una moria a catena, uno dopo l’altro cadono tutti, uccisi nelle situazioni più improbabili, da un assassino invisibile che ne conosce tutti i punti deboli. Questa volta, ai cento visitatori è toccata una sorte suggestiva sì, ma viepiù benevola.

Agatha Christie
Copertina di “Dieci Piccoli Indiani” – Photo web source

Capolavoro senza tempo

“Ten Little Niggers” (questo il titolo originale), come detto, è la mistery novel che ha avuto più successo, tra i romanzi della Christie: inizialmente pubblicata a puntate sul giornale inglese Daily Express, da martedì 6 giugno a sabato 1 luglio 1939, ebbe subito un grande successo. Viene poi stampato come opera unitaria in Gran Bretagna a fine ’39; subito dopo si diffuse in America negli anni ’40, con il titolo “And Then There Were None” .

Quattro anni dopo tocca all’Italia, con la  pubblicazione nella collana “Il Giallo Mondadori” col titolo “…E poi non rimase nessuno”, seguendo pertanto la diretta traduzione dall’americano. A detta della stessa Christie, è il romanzo che le è costato più  fatica nel corso della sua lunga carriera d’autrice. Di certo la stessa fatica che avranno fatto i malcapitati turisti per uscire dalla sua suggestiva e spettacolare magione.