Avevano 5,3 tonnellate di cocaina: è il sequestro record in Italia | Ecco come li hanno presi

E’ il sequestro più importante mai registrato in Italia: oltre 5,3 tonnellate di polvere bianca trovate in un peschereccio al largo della Sicilia.

Maxi sequestro di cocaina

Lo stupefacente era destinato al mercato italiano: avrebbe fruttato più di 850 milioni di euro, una volta immessa nel circuito illegale.

Sequestro ingente

L’imbarcazione, il motopeschereccio “Ferdinando d’Aragona”, è stata agganciata dalla motovedette della Guardia di Finanza, che hanno scortato il carico e l’equipaggio fino a Porto Empedocle : cinque le persone a bordo (un italiano, due tunisini, un francese e un albanese), tutte trasferite nel carcere Pagliarelli di Palermo. L’ingente sequestro è stato portato a termine dal comando provinciale della G.d.F. palermitana, con la collaborazione del comando operativo aeronavale di Pratica di Mare (Roma) ed in coordinamento con gli investigatori del nucleo di polizia finanziaria di Palermo, coordinati dalla direzione della Dda di Palermo.

Ad insospettire gli inquirenti, il sinistro avvicinamento del peschereccio ad un cargo, la “Plutus”, battente bandiera di Palau (isole del Pacifico): risultava strano, difatti, che una imbarcazione commerciale così piccola fosse partita dalle coste calabresi per dirigersi in alto mare: è  stato quindi predisposto l’impiego di mezzi aerei e navali in combinazione, anche con il supporto investigativo degli specialisti del Gico, per seguire gli spostamenti dell’imbarcazione.

Monodose di cocaina – Photo web source

Pacchi sospetti

La “nave madre” dunque stazionava ai limiti delle acque territoriali, con il peschereccio a fare da spola con la terraferma: pacchi voluminosi venivano trasportati sul ponte della nave, poi scaricati in mare ed indi recuperati dal peschereccio, che nel frattempo aveva disattivato il sistema di localizzazione Ais, per recuperare il carico in tutta tranquillità. I militari  sono entrati  quindi in azione bloccando il peschereccio in acque territoriali: dietro un finto pannello, le forze dell’ordine hanno quindi scoperto quanto si celava agli occhi: un mare di cocaina, tonnellate di pacchi voluminosi, come detto il più grande sequestro di cocaina mai realizzato.

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Peschereccio sotto sequestro – Photo web source

“Nave Madre” orfana

Le operazioni sono poi proseguite: dopo aver fermato il piccolo peschereccio italiano, la Finanza ha agganciato la nave “madre”; le unità investigative sono dunque salite a bordo, prima che l’imbarcazione entrasse in acque sovranazionali, direzione Turchia. All’interno della nave venivano rinvenuti altri colli sospetti contenenti cocaina, mentre l’equipaggio, composto da quindici persone di varia nazionalità (turchi, ucraini, azeri, etc.) è stato sottoposto a fermo di polizia come indiziato per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio internazionale di stupefacenti. Un’operazione perfetta, coordinata con estrema precisione, che non ha dato scampo alla rete di narcotrafficanti: l’ennesimo colpo inferto alle ‘ndrine calabresi ed alla rete internazionale dei narcos (sovente sudamericani).

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