Alzi la mano chi non ha mai visto, sulle proprie mani, un taglietto piccolo e poi si è domandato: “Ma come me lo sono fatto?”.
Ebbene sì: se hai di recente maneggiato dei fogli di carta, allora la risposta alla tua domanda è proprio lì. La carta è uno degli oggetti più taglienti che esista, addirittura più affilata di un coltello.
Non ci credi? Ed allora prosegui nella lettura. Ti illustreremo come tutto ciò è possibile…e come.
Perché la carta taglia?
La carta: strumento utilissimo ma, anche e purtroppo, estremamente tagliente. Molto spesso lo è, addirittura, più di un coltello ben affilato. Sciocchezze? Assolutamente no. Nel suo essere leggero ed estremamente flessibile, può procurargli tagli alle dita delle mani senza che ce ne accorgiamo. Una ferita che, all’inizio, sembra innocua, ma che può risultare, invece, molto dolorosa poi.
Com’è possibile tagliarsi con un foglio di carta? Ecco svelato il mistero. Diverse possono essere le cause, come spiega Geopop. Dalla dimensione ridotta, ad esempio, del foglio stesso, un foglio con un bordo frastagliato o, peggio ancora, quelli che sono più rigidi.
La sua differenza con gli oggetti affilati (che siano essi coltelli o rasoi) la si vede nella cosiddetta area di contatto. Nei coltelli, ad esempio, essa è ridotta al lato dove c’è la lama e all’oggetto che vogliamo tagliare. Ci sono lame sottilissime che tagliano come non mai, basti pensare che un rasoio arriva ad avere uno spessore di soli 0,1 millimetri.
Il foglio di carta, quello classico A4, ha uno spessore che va da 0.08 a 0.1 millimetri. Di conseguenza, quasi pari all’esser affilato quanto un rasoio. Il rasoio, però, è rigido, il foglio di carta no. Per questo, può anche capitare di tagliarsi quando solo un angolo di un foglio esce fuori da una risma; in quel caso una piccola porzione di foglio è sicuramente più rigida rispetto all’intero.
Forte quanto un rasoio
Dobbiamo, però, osservare che la parte più tagliente del foglio è, ovviamente, il bordo. Partiamo dal presupposto che esso non è affatto liscio, non è lineare e, se analizzato e ingrandito al microscopio, si presenta molto frastagliato. Agisce quindi, come fosse un piccolo seghetto: stappa la pelle ma non taglia di netto del tutto.
Le parti del nostro corpo più esposte al pericolo “carta che taglia” sono, ovviamente, le dita delle mani. È quei che ci sono la stragrande maggioranza dei nostri ricettori tattili ed è proprio qui che la sensazione di dolore, al momento del taglio, si fa ancora più grande. Ed è il taglio sui polpastrelli quello che si fa maggiormente sentire.
Anche se si tratta di un taglio molto piccolo, all’apparenza innocuo, questo non ci deve far pensare che non debba esser disinfettato immediatamente. Anzi: ha lo stesso valore di un taglio normale. Per questo, se ci tagliamo con la carta, non dimentichiamo di disinfettare l’area interessata.