Brucia tutto! 1000 in fuga dalla splendida isola Italiana

Uno dei luoghi più belli del Bel Paese brucia. Evacuate più di mille persone, chiuse strade evacuati villaggi turistici.

Incendio Elba

Tutti gli aggiornamenti sul vasto incendio che da ieri sta interessando la nota meta turistica.

L’incendio

Brucia la Toscana. Ieri sera un vasto incendio si è sviluppato in una zona boschiva che si trova in località San Felo. Siamo sulla splendida Isola d’Elba (in provincia di Livorno) nell’area cosiddetta di Porto Azzurro. A causa del forte vento le fiamme si sono propagate molto velocemente fino a lambire una casa che ovviamente è già stata evacuata ed è sorvegliata dai Vigili del Fuoco notte e giorno. In via precauzionale è stato evacuato anche il Camping Village Canapai che si trova vicino ad Ortano in una zona collinare.

E sempre in via precauzionale è stata chiusa la strada provinciale per Rio (la circolazione è stata deviata sulla strada del Volterraio). Quattordici ettari di verde totalmente distrutti ma, attualmente, non si registrano morti, feriti o comunque persone coinvolte a vario titolo dall’incendio. Volontari e pompieri stanno contenendo il fronte del fuoco, sono stati messi a disposizione due Canadair e una serie di traghetti. Allo stato non si è ancora in grado di stabilire se l’incendio abbia avuto o meno origine dolosa.

La triste conta degli incendi

Gli ultimi dati sono stati resi noti da Legambiente lo scorso 28 luglio quindi non sono aggiornati ma fanno ugualmente impressione. Dall’inizio del 2023 in Italia sono andati in fumo ben 51.386 ettari di verde. Per dare un’idea della vastità è come se avessero preso fuoco 73.408 campi da calcio. Le cifre fanno ancora più orrore se si pensa che 31.078 ettari di quei 51mila e rotti sono andati in fumo in soli tre giorni: dal 25 al 27 luglio.

Il report è stato stilato avendo come punto di riferimento le immagini satellitari di EFFIS e cioè del sistema informativo europeo sugli incendi boschivi (European Forest Fire Information System). Altro dato preoccupante e che in realtà fa anche arrabbiare: la stragrande maggioranza degli incendi sono di origine dolosa.

Incendio doloso

Perché si appicca un incendio

Vien da chiedersi a questo punto cosa spinga un essere umano ad appiccare un incendio. I motivi, ammesso che possa mai esistere un motivo oggettivamente valido per distruggere un ecosistema, almeno in Italia sono essenzialmente tre:

  1. Profitto: Chi appicca un incendio (o chi paga qualcuno affinché appicchi un incendio) lo fa perché quel pezzo di terra gli serve. Magari per costruirci qualcosa o a fini di bracconaggio o per ampliare la superficie coltivabile.
  2. Protesta o vendetta: Chi appicca un incendio lo fa per vendicarsi di un privato o di una istituzione pubblica (a volte si appiccano incendi in aree interdette perché considerate da proteggere) o anche per disincentivare il turismo in una determinata zona.
  3. Malattia mentale: in moltissimi casi gli incendi sono appiccati da piromani

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