Marocco devastato da un forte terremoto: 632 morti e 322 feriti il primo bilancio

Una tragedia immane quella che ha colpito nella notte il Marocco e la sua popolazione. Un terremoto devastante che ha sgretolato la nazione. Tantissimi i morti e i feriti.

Un primo bilancio emanato dal ministero dell’interno marocchino, infatti, parla di 632 morti accertati, mentre si scava ancora sotto le tante macerie, 322 sono i feriti anche gravi.

Marocco colpito da terremoto
Crolli per il terremoto in Marocco – foto ANSA –

E’ stato un terremoto devastante, una forte scossa di magnitudo 7 della scala Richter, registrata intorno alle 23.11 di venerdì 8 settembre.

Centinaia di morti e macerie, il bilancio si aggiorna minuto dopo minuto

L’epicentro del sisma che ha finito per scuotere tutta la nazione è stato registrato al centro del paese, a 16 chilometri dal villaggio Tata N’Yaagoub, siamo a 72 chilometri da Marrakech. Il movimento ondulatorio, però, ha percorso tutto il paese, è stato avvertito e ha provocato danni in tutta la dorsale dell’Atlante. Sono stati 30 interminabili, maledetti secondi e sono bastati al sisma per portare morte e scompiglio.

Il paese è un cumulo di macerie dove i sopravvissuti scavano nel tentativo disperato di salvare altre vite. Il terremoto, infatti, è arrivato fino al deserto da un lato mentre dall’altro ha superato la catena montuosa a Casablanca giungendo fino a Rabat.

Notte di paura in strada e di dolore per le case distrutte, le vittime e le tante persone che si immagina siano ancora sotto le macerie. Immediatamente sono state mobilitate le forze dell’ordine, la protezione civile, il personale medico e si sta predisponendo un piano di emergenza.

Gente in strada in Marocco
La gente passa la notte in strada a seguito del terremoto in Marocco – foto ANSA –

Il bilancio, però, si aggiorna di minuto in minuto e si teme che possa essere ancora più tragico. I paesini vicino all’epicentro del terremoto sono molto poveri, le case sono costruite con muri di fango, sassi e paglia, il caratteristico muro a pisè insomma. A Marrakech, nella medina, le mura che circondano il centro storico sono cadute, sgretolate. Sono venute giù abitazioni e moschee.

Per il Marocco cordoglio da ogni parte del mondo

La stima, insomma, potrebbe essere molto più grave, anche se questo nessuno se lo augura, viste le immagini che comunque circolano sui social da stamattina presto. Si vedono edifici crollati, moschee, gente riversata in strada per la paura. I media parlano di intere famiglie rimaste intrappolate sotto le macerie. Sarebbe accaduto, in particolare, nella provincia di Al-Haouz, la più colpita, è lì, infatti, che si conta il numero maggiore di vittime.

Il cordoglio e la disponibilità di inviare aiuti arrivano da ogni parte del mondo, anche dal governo italiano, intanto a nuova Delhi dove sta per tenersi il G20, il primo ministro indiano Narendra Modi si dice estremamente addolorato per la perdita di vite umane.

C’è da dire che in Marocco episodi simili erano già accaduti in passato. Quello più vicino è del 2004 quando il 24 febbraio un terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter provocò 628 morti e danni ingenti.

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