Continuano gli sbarchi dei migranti sull’isola di Lampedusa. La giornata di ieri è stata, forse, la più complessa di tutte.
Sono stati tanti i migranti con i loro barchini soccorsi in mare. Una fila di barchini è stata accolta al porto dell’isola siciliana, ma allo stesso tempo aumenta il numero delle persone accolte nell’hotspot.
4000 sono i migranti presenti sull’isola e sono già stati programmati i trasferimenti in altre regioni. Ma c’è uno stop arrivato da altri Paesi europei.
Migranti: tantissimi sbarchi
I migranti continuano ad attraversare il Mediterraneo, nonostante i vari pericoli che ci sono. Ieri, per l’Italia, è stata la giornata più difficile dal punto di vista dell’accoglienza. Infatti sono stati tanti i barchini aiutati dalle Forze dell’ordine, a mettersi in fila per poter attraccare e sbarcare al porto di Lampedusa.
L’isola siciliana, ora, conta, quasi 4000 ospiti all’interno dell’hotspot e, per questo motivo, sono già stati organizzati i trasferimenti in altre regioni per poter alleggerire la struttura e dare un’accoglienza quanto più dignitosa possibile ai migranti stessi. “C’è bisogno di aiuto, concreto, pratico e immediato da parte di ogni struttura dello Stato e di ogni persona di buona volontà” – a dichiararlo è stato il procuratore capo di Agrigento, Giovanni Di Leo, che ha lanciato un vero e proprio appello.
Nella sola giornata di ieri, dicevamo, sono stati tanti gli sbarchi. Ben 112, a fronte di circa 5000 persone accolte. Nell’hotspot di contrada Imbriacola, nella serata di ieri, si sono registrate 4.686 presenze, con circa 4mila arrivati solo nella giornata di ieri. Un numero in continuo aggiornamento come tale è, anche, la macchina dei trasferimenti in piena attività. 600 persone, con il traghetto di linea “Galaxy”, sono partite da Lampedusa e arrivate a Porto Empedocle.
Alcuni paesi europei fermano gli arrivi
Con la nave “Diciotti”, altre 800 lasceranno a breve l’isola. Ciò che, però, si osserva è che alcuni stati europei hanno detto stop alle richieste d’asilo avanzate dai migranti. Da Berlino, infatti, i processi di selezione dei richiedenti asilo che arrivano dall’Italia, nell’ambito del “meccanismo di solidarietà volontaria”, sarebbero stati interrotti.
Il ministero dell’Interno tedesco ha dichiarato che la misura è stata presa a causa della “elevata pressione migratoria verso la Germania” e, anche, della “sospensione in corso dei trasferimenti previsti dalla Convenzione di Dublino“. Dichiarano, però, che continueranno a essere ammessi i migranti già accolti in passato.
Una situazione che l’Italia da sola, di certo non riuscirà a reggere. Ora con la parziale chiusura da parte della Germania e, allo stesso tempo, anche della Francia, inizia a complicare le cose.