Addio a Fernando Botero, l’artista esagerato

Fernando Botero si è spento a 91 anni nella sua casa nel Principato di Monaco. Ignote le cause del decesso. Forte il suo legame con l’italia.

Dalle enormi sculture ai dipinti raffiguranti persone animali e cose con proporzioni deliziosamente assurde. La sua è stata una vita vissuta nel segno dell’arte.

Botero: non solo dipinti

E’ morto oggi per cause non ancora rese note il celebre artista Colombiano Fernando Botero. I media colombiani riferiscono che sia morto in casa nel Principato di Monaco ma la notizia non è stata confermata. Artista dai molteplici interessi, è stato infatti disegnatore ma anche scultore e pittore, ha legato la sua vita artistica a doppio filo al nostro paese. Aveva infatti uno studio a Pietrasanta, in provincia di Lucca e per la sua formazione artistica fece in gioventù diversi viaggi nel Bel Paese.

Tra l’altro scelse di aprire uno studio proprio a Pietrasanta in modo da essere a pochi passi dalle cave di marmo. E a Pietrasanta gli è accaduto un po’ di tutto: ad esempio nel 2007 furono rubate dal suo studio 7 statue in bronzo e a Pietrasanta donò per beneficenza un suo dipinto. Gesto di grande umanità volto ad aiutare le persone del territorio maggiormente colpite dagli effetti della pandemia da COVID 19.

Celebre per le sue sculture mastodontiche prese a scolpire mani giganti e deformi quando un incidente automobilistico gli portò via una falange del mignolo, oltre che uno dei suoi amati figli.

Botero
Fernando Botero “Donne che Fumano” – Photo web Source

Lo studio del colore

Guardando principalmente ai suoi dipinti e ai suoi disegni anche uno sguardo inesperto si renderà conto di un paio di caratteristiche: non ci sono ombre e manca il senso di profondità. Gli sguardi dei soggetti, poi, sono per lo più inespressivi. A tutto c’è un perché, ovviamente: l’artista voleva che l’attenzione dell’osservatore fosse rivolta all’uso del colore che è sempre tenue, uniforme ma senza contorni. Questo serve a Botero per rappresentare la sua propensione all’irrealtà. Insomma l’artista per tutta la sua vita ha ingaggiato una vera e propria caccia al tesoro e il tesoro in questione è il raggiungimento del quadro ideale. Una ricerca vana, probabilmente, ma non per questo meno stimolante.

Fernando Botero “I giocatori di carte” – Photo web source

Grasso è bello

Ma Botero è universalmente conosciuto per i suoi dipinti i quali hanno una caratteristica particolare: ritraggono soggetti esageratamente tondeggianti, dai volumi sproporzionati e che inevitabilmente attirano subito l’attenzione. Questa caratteristica ha un significato specifico cui Botero teneva particolarmente: l’abbondanza è vitaricchezzapositività. Dilatare le forme è dunque un atto di tensione verso la positività.

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