La formica di fuoco, la Solenopsis invicta una delle specie più invasive e pericolose del mondo, purtroppo, è arrivata anche qui in Europa sbarcando proprio in Italia.
Questa specie di formiche si diffonde in maniera più che rapida, la sua invasione porta gravi conseguenze sugli ecosistemi, l’agricoltura e perfino la salute umana.
Si tratta di una formica rossa, aggressiva, infatti viene detta guerriera, attacca l’uomo con le sue punture che, oltre ad essere molto dolorose, provocano allergie anche gravi.
Pericolo formica di fuoco: ecco dove è arrivata in Italia
La cosiddetta formica guerriera, la quinta specie animale più pericolosa al mondo. I danni che può provocare, infatti, sono enormi si stima siano intorno ai 5,6 miliardi di euro i danni provocati dove questa formica di fuoco ha messo radici.
E’ una specie molto invasiva che è in grado di instaurare delle super colonie di dimensioni enormi, talmente grandi da aver bisogno di più di una regina al proprio comando. I danni per l’agricoltura e l’ecosistema sono a dir poco spaventosi. Una sorta di invasione di cavallette da primo testamento giusto per rendere l’idea.
Capaci di infestare e, di conseguenza, rendere inutilizzabili, i dispositivi elettronici come computer e televisori. Il danno per la salute dell’uomo può davvero essere notevole. La formica di fuoco è dotata di un autentico pungiglione che provoca dolore e può far manifestare reazioni allergiche. In alcuni casi si sono verificati dei veri e propri shock anafilattici a seguito della puntura.
Il veleno contenuto nel loro aculeo e le colonie che possono raggiungere centinaia di migliaia di formiche, questi insetti riescono ad avere un impatto su animali giovani, deboli, o malati oltre che sull’agricoltura.
Gravi conseguenze sull’agricoltura, sugli animali e perfino sull’uomo
Originaria del Sud America, questo nemico invisibile come la nebbia, come la sabbia contro il quale la forza non vale (per descriverla come Italo Calvino faceva nel 1952), ha colonizzato buona parte del globo terrestre spostandosi su navi cargo spesso piene di frutta o terra. Stabilizzatasi in poco tempo negli Usa, in Cina, in Australia fino a questo momento non aveva ancora toccato l’Europa.
Questo, però, fino a poco tempo fa. Oggi, infatti, da uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology si certifica la sua presenza anche in Europa. In maniera più specifica, in Italia. La Sicilia, infatti, è la meta scelta da questa formica guerriera e da lì, ben presto, potrebbe invadere non solo l’Italia ma tutta l’Europa stessa.
Sono, fino a questo momento, 88 i nidi individuati e certificati nella città di Siracusa. Da analisi fatte, però, il dna di queste formiche certificherebbe che si tratta dello stesso ceppo stabilitosi negli Stai Uniti ed in Cina.
Seppur, forse, oramai, troppo in ritardo bisogna comunque correre ai ripari. Mattia Menchetti dell’Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica, infatti, lancia l’allarme di fronte ad un problema che è già in Europa e contro il quale non si può rispondere in maniera singola, occorre una azione coordinata immediatamente.
La Nuova Zelanda, del resto, è l’unico Paese che è stato in grado di rispondere a questa invasione ricacciando indietro questo pericoloso insetto, per i ricercatori, quindi, si tratta di capire e di ripetere i metodi utilizzati proprio in Nuova Zelanda.