Giorgio Napolitano: le condizioni si aggravano, l’orrore sui social con insulti e auguri di morte

Si aggravano le condizioni di Giorgio Napolitano. Le indiscrezioni trapelate in mattinata e, poi, la conferma dal Colle. Il quadro clinico è critico per il 98enne Presidente emerito.

Già in gravi condizioni da due giorni a questa parte, in queste ore la situazione sembra essere precipitata con le condizioni di Napolitano che si sono aggravate ancora di più.

Giorgio Napolitano in clinica
La clinica romana dove è ricoverato Giorgio Napolitano presidente emerito della Repubblica

Sui social la miseria umana sta dando il meglio di sé con insulti e auguri di morte nei confronti di un uomo di 98 anni che, nel bene e nel male, ha fatto la storia del nostro Paese.

Giorgio Napolitano in gravi condizioni: per lui offese agghiaccianti sui social

Sono critiche le condizioni di Giorgio Napolitano. Oggi 19 settembre è la giornata di San Gennaro e del miracolo che si ripete ogni volta nella sua Napoli, dove, però, Napolitano non vive da qualche tempo. Proprio oggi si sono aggravate le sue condizioni fisiche ed il suo quadro clinico sembra essere disperato.

Nel pomeriggio è stato lo stesso Quirinale a dover diffondere la notizia. Da almeno due giorni, per l’ex Presidente della Repubblica, è stato tutto un aggravarsi. Dopo una operazione all’addome nel maggio del 2022 all’ospedale Spallanzani di Roma, da qualche mese il Presidente emerito è ricoverato in una clinica romana.

Nel pomeriggio la stessa moglie, Clio, una donna forte e coraggiosa che di battaglie nella sua vita ne ha condotte tante, soprattutto, in sostegno dei braccianti, ha lasciato la clinica per recarsi nel loro appartamento al centro di Roma.

Segnale questo, per qualcuno, che le condizioni del Presidente sono oramai del tutto compromesse. Ciò che, però, sta accadendo in queste ore sui social porta con se l’orrore. L’orrore di persone che, in maniera del tutto gratuita, si sentono in obbligo di sputare veleno ed odio su un uomo di 98 anni (compiuti lo scorso 25 giugno) con offese ed auguri di morte sui social, ovviamente non ripeteremo nessuna di questa gravi offese.

Uno dei padri del riformismo vittima di una campagna denigratoria

Una miseria alla quale non dovremmo mai assistere. Per quanto Napolitano sia stato un politico longevo e, nella sua carriera politica, abbia potuto o meno commettere errori, dinanzi alla morte ed alla sofferenza di una persona il silenzio sarebbe la scelta più opportuna. Sicuramente far parte di un partito significa scegliere una parte e, sicuramente, ci sarà l’altra parte che non gradirà la figura di quel politico ma da qui ad offendere un uomo morente c’è tutta la miseria umana.

Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano, figura di spicco del Partito Comunista Italiano degli anni settanta e ottanta, ha proseguito la sua carriera nei partiti che sono nati dopo la fine del PCI. Comunista con ampie tendenze riformiste tanto da diventare uno dei padri della corrente del migliorismo, proprio all’interno del PCI.

Il primo Presidente della Repubblica ad essere rieletto per la seconda volta. Prima di lui non era mai successo né tanto meno si era mai ipotizzato questa possibilità. Eppure oggi, un uomo che, nel bene o nel male, ha fatto la storia del nostro Paese, in fin di vita in un letto di una clinica romana è bersagliato sui social, vittima di una campagna denigratoria. Offese a mezzo social che hanno dell’agghiacciante.

Polizia e Carabinieri, intanto, sostano davanti all’ingresso della clinica Salvator Mundi dove è ricoverato il presidente emerito Giorgio Napolitano a Roma. Per l’ex Presidente della Repubblica, però, fortunatamente, sono anche tanti i messaggi di solidarietà e gli auguri che stanno giungendo in queste ore e non provengono solo dal mondo della politica.

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