Sapevi che esiste, al mondo, un punto dove le acque sono davvero pericolose? Questo punto, infatti, ha un nome biblico importante.
È chiamato “il pozzo di Giacobbe”, ma in realtà la spiegazione scientifica è ben altra. Di cosa si tratta?
Un pozzo affascinante sì, ma anche estremamente pericoloso. Sono, infatti, 12 le persone che sono morte al suo interno.
Un luogo pericoloso
Si dice che sia il pozzo più pericoloso al mondo e che annovera, nei suoi annali, già 12 vittime. Lo hanno chiamato il “Pozzo di Giacobbe” e, nonostante la sua pericolosità, sono tante le persone ed i turisti che, in modo cauto o meno, arrivano lì per visitarlo. Molti lo fanno per curiosità, alcuni altri invece, per puro spirito di adrenalina.
Prima, si chiamava “passaggio di Drake”, ora invece “pozzo di Giacobbe”. Ma se cerchiamo attentamente, in realtà, osserviamo che non è un nome dato così a caso, anzi. La sua citazione nell’Antico Testamento è presente e come.
Nel libro della Genesi, infatti, è narrato che Giacobbe acquistò il pozzo per suo figlio Giuseppe, il quale però non riuscì mai a possederlo perché morì in Egitto. Quando gli ebrei riuscirono ad andare via dall’Egitto per tornare finalmente in Israele, portarono con sé le ossa di Giuseppe e le gettarono nel pozzo tanto noto.
Questo pozzo, però, non è citato solo nell’Antico Testamento, ma anche nel Nuovo. È il pozzo dove Gesù ha incontrato la samaritana e le ha chiesto da bere. E questo pozzo si trova in Cisgiordania. Ma il vero pozzo del quale, però, vogliamo parlare non si trova nello stato d’Israele, ma nel Texas.
Perché è così “fatale” il pozzo di Giacobbe”
Il pozzo è lungo 1400 metri ed ha una profondità di 40 metri. La sua foce ha un diametro di 3,7 metri, e dopo i primi 9 metri di profondità in verticale, il pozzo si dipana in delle grotte. Ed è proprio in queste grotte che molti subacquei si sono persi. Il pozzo è una delle esplorazioni più impervie presenti al mondo e, anche se l’acqua limpida presente in superficie lo fa sembrare un luogo sicuro, in realtà così non è.
La sua struttura a camere è intervallata da passaggi molto stretti, dove si può rimanere facilmente incastrati. Dalle camere con alghe selvatiche, a quelle a forma di imbuto, fino anche a quelle ricoperte di ghiaia. Ma, stando ai racconti di chi è riuscito ad esplorarle, vi sono anche camere con depositi calcarei. Ma la camera più pericolosa è quella posizionata a 24 metri di profondità.
Ed è proprio qui che 12 sub non sono più riusciti a tornare in superficie. Un’esplorazione che, è bene, non fare.