Decreto Energia: via libera a 1,3 miliardi | A chi vanno Bonus e Sanatorie

Il Governo dà il via libera al cosiddetto “Decreto Energia: il provvedimento è stato messo a punto per venire incontro alle famiglie in maggiore difficoltà economica.

L’esecutivo ha messo sul piatto della bilancia 1,3 miliardi per bollette, benzina e sanatoria scontrini.

bonus in arrivo

Ovviamente la parte di maggior interesse riguarda gli sgravi per le bollette: in primis,  l’azzeramento (per il quarto trimestre) degli oneri sul gas, con l’agevolazione Iva al 5%.

Bonus a pioggia

Per quanto concerne il “bonus riscaldamento”, è stata introdotta una misura straordinaria per i titolari del bonus sociale elettrico: il contributo, riconosciuto per ottobre, novembre e dicembre, sarà erogato in modo “crescente” secondo il numero dei componenti del nucleo familiare, seguendo le linee già previste per il bonus sociale.  Viene indi prevista, con alcune modifiche, la sanatoria sugli scontrini, da integrare con gli interventi energetici.

Il testo governativo conta circa 8 articoli, rispetto ai precedenti 12 della bozza che era circolata nella settimana scorsa: il documento approntato contiene anche un articolo specifico per la riforma delle agevolazioni alle imprese che registrano alti consumi energetici, più un altro con una serie di disposizioni relative alle cosiddette spese indifferibili.

Violazione scontrini

Sempre in bozza, si legge che le violazioni su scontrini ovvero fatture e ricevute di natura fiscale, potranno essere sottoposte a regolarizzazione attraverso il cosiddetto “ravvedimento operoso”: ciò significa che i cittadini che dal 1 gennaio 2022 al 30 giugno 2023 abbiano commesso una o più violazioni degli obblighi in materia di certificazione fiscale, potranno rimuoverle appunto mediante il ravvedimento operoso.

Tale istituto permette di rimediare a omissioni, ritardi, irregolarità, etc., pagando una sanzione inferiore, rispetto a quella che spetterebbe nel caso in cui fosse l’Agenzia delle Entrate ad irrogarla.

Le violazioni possono “emergere”  fino al 31 ottobre 2023: non devono, però, essere state  oggetto di pregressa contestazione entro il perfezionamento del ravvedimento: come detto, attraverso il ravvedimento, è previsto il pagamento di quanto dovuto, più gli interessi ed una sanzione in misura decisamente ridotta.

Scontrini
Scontrini – photo web source

Chiusure esercizi

Secondo Confesercenti, nei primi sei mesi dell’anno si è registrata, per le imprese del commercio, una sola apertura di nuova attività, ogni due chiusure: dunque le previsioni per i prossimi mesi non sono positive; si calcola che circa 24.000 esercizi commerciali nel 2023 sono stati chiusi.

In questo senso la misura governativa va incontro a tutte quelle attività medio-piccole, magari a conduzione familiare che, anche a causa dei rincari energetici, con bollette a rischio infarto, rincari senza requie e oneri insostenibili, rischiano seriamente di chiudere nei prossimi mesi.Una sciagura che il Governo dovrà evitare, ad ogni costo: dunque, ben venga ogni misura atta a salvaguardare la cosiddetta “economia reale” del nostro sciagurato Belpaese .

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