Sapevi che, anche per servire il caffè c’è un galateo specifico? Ebbene sì: l’educazione e i modi per servirlo sono diversi.
È bene conoscerli tutti, specie se vogliamo fare una bella figura quando abbiamo in casa nostra ospiti di un certo riguardo.
Quello che può sembrare il “rito” più semplice e facile di questo modo, quale quello proprio del servire il caffè, rispetta alcune particolari norme.
Il galateo del caffè
Il caffè non è solo il momento del risveglio al mattino, ma anche quello della convivialità con gli ospiti in casa nostra. È la domanda canonica che si fa a ciascuno di loro: “Vi va un caffè?”. Ma sapevi che, anche servire il caffè, comporta un galateo alle sue spalle? Sembra assurdo, ma è così.
Ad affermarlo è Barbara Ronchi della Rocca, giornalista, esperta di galateo e buone maniere, membro del comitato scientifico Associazione Nazionale Cerimonialisti Enti Pubblici, nonché insegnanti del master in Cerimoniale, Galateo ed eventi istituzionali dell’Università la Sapienza di Roma.
Galateo, cerimoniale: sembrano parole difficili anche solo da mettere in pratica, perché poi…non ci vai mica a pensare che anche per servire il caffè c’è un rituale ad hoc. Ebbene sì, ci sono alcune regole fisse: vediamo insieme quali sono:
- Servire sempre il caffè in una tazzina di ceramica;
- Il cucchiaino, che porgiamo vicino, si usa solo per mescolare lo zucchero e non per prenderlo anche dalla zuccheriera;
- Non si chiede mai di aggiungere del latte al proprio caffè dopo pranzo o cena (cosa che, invece, è diversa se si offre il caffè in qualsiasi altro orario del giorno)
Le differenze a pranzo e a cena
“A differenza del tè, che si beve sempre e solo alle cinque di pomeriggio e va servito sempre in un certo modo, le ore del caffè sono tante. Per questa ragione bisogna essere in grado di differenziare l’offerta a seconda del momento: cambiano l’apparecchiatura, il cibo da offrire (quando è previsto) e non solo” – spiega la professoressa.
Ed allora, andiamo ad osservare nel dettaglio. Partiamo dal mattino. Il caffè va servito su di una tavola ben apparecchiata: “A quest’ora le tazze devono essere sempre più grandi, perché appena svegli si beve più caffè, e deve sempre esserci il tovagliolo, perché per colazione all’ospite si offre sempre qualcosa da mangiare” – spiega la Ronchi.
Al pomeriggio, invece, il caffè si presenta come una piccola pausa, per continuare ad affrontare con grinta la giornata. “Il caffè si può servire in salotto, su un vassoio. Basta una tazzina di dimensioni normali, posta su un piattino con il giusto cucchiaino. Non bisogna però mettere un tovagliolo, a meno che non si voglia offrire un piccolo bonbon in accompagnamento” – continua la professoressa.
Mai correggere il caffè
Per quel che riguarda il caffè servito dopo pranzo o dopo cena, cambia ancora la situazione: “In queste situazioni bisogna anzitutto badare alla temperatura del caffè: deve sempre essere caldo. Proprio per evitare che si raffreddi, non si porta mai in tavola nelle tazzine, ma direttamente nella moka o in un termos, che è una soluzione utile se si prepara con le capsule. Infine va versato al momento, a tutti i commensali” – specifica.
Una cosa importante da sapere: è inelegante tanto correggere il caffè, quanto chiedere di farlo: “L’unica cosa che il commensale può chiedere, quando è ospite, per il galateo è l’acqua” – conclude la Ronchi.