Il ricorso alla carta prepagata è uno dei metodi di gestione, del proprio denaro, sempre più diffuso. Molti pensano che sia sicura ma attenzione non è proprio così.
Usare la carta prepagata, nell’immaginario collettivo, è sinonimo di sicurezza. Con questo strumento ci si sente più sicuri dinanzi ad acquisti online e nei confronti del fisco.
Proprio l’utilizzo di questa moneta elettronica, però, per operazioni anche semplice che magari hai sempre fatto può far scattare controlli da parte della Guardia di Finanza.
Carta prepagata ecco perché scattano i controlli della Guardia di Finanza
Ci sono dei comportamenti sottovalutati o, addirittura, valutati in maniera errata che possono farci trovare dinanzi a guai seri. Comportamenti che potrebbero, addirittura, far scattare dei controlli da parte della Guardia di Finanza. Per queste ragioni bisogna prestare molta attenzione specie se si utilizza una carta prepagata pensando di aver trovato la soluzione ai propri problemi.
Il contante sempre più osteggiato da parte dei governi, a volte per ragioni giuste a volte un poco meno, sta portando sempre di più all’utilizzo della moneta elettronica. Uno strumento sicuramente comodo, sotto alcuni punti di vista, da usare, però, con cognizione di causa. I conti correnti oramai sono indispensabili per gestire il proprio denaro.
Sui conti correnti vengono accreditate pensioni, stipendi e possono essere addebitate utenze. Questo strumento se da un lato è sinonimo di garanzia dall’altro lato permette al fisco di conoscere tutti i nostri movimenti.
Ecco che, in alcuni casi, si decide di ricorrere ad una carta prepagata. La comodità di questa tipologia di carta è, innanzitutto, il non necessitare di conto corrente. Questa, infatti, viene rilasciata dopo il versamento di una somma di denaro anticipato. La carta può, addirittura, essere ricaricabile e, quindi, disporre solo della somma che in quel momento abbiamo caricato, questo limita sicuramente fraudolenze nel caso di acquisti online o cose del genere.
Come stare attenti alle varie normative
Il fatto poi che possa essere caricata dal titolare della stessa o da parte di altre persone, anche a distanza, ne fa sicuramente uno strumento utile ed idoneo in alcune occasioni.
Credere, però, che con la carta prepagata si stia passando inosservati dinanzi al fisco ed alla Guardia di Finanza è un errore che potrebbe costarci caro. Alcuni comportamenti, infatti, oramai entrati nel quotidiano, possono essere sottovalutati esponendoci così a controlli anche di una certa importanza.
Con la carta prepagata, infatti, si può prelevare e effettuare dei pagamenti come se fosse un normale bancomat. Proprio alcune di queste operazioni possono insospettire l’autorità giudiziaria al punto tale da far scattare dei controlli.
Per la normativa antiriciclaggio, infatti, il prelievo ripetuto di somme rilevanti di denaro (per una prepagata cifre anche al di sotto al migliaio di euro) viene considerato un comportamento anomalo soprattutto se avviene mediante una prepagata. In questo modo, quindi, si verrà segnalati all’Unità di Informazione Finanziaria ed in alcuni casi potrebbero scattare anche controlli da parte della Guardia di Finanza.