Tetto al contante e prelievo massimo | Ecco le novità in arrivo: cambia tutto

Un tetto al contante ed un prelievo massimo oltre il quale si rischia di essere segnalati all’Agenzia delle Entrate. Ecco tutte le novità che devi conoscere.

Dal 1 gennaio di quest’anno in Italia è stato possibile pagare in contanti fino a 4.999,99 euro, questo grazie all’innalzamento del tetto al contante. Quali sono, però, le novità.

tetto al contante

Il limite di utilizzo del contante, seppur aumentato, ci espone a sanzioni e, soprattutto, a segnalazioni preso il fisco che può aprire accertamenti nei nostri confronti.

Tetto al contante e prelievo massimo, quali le novità

Come quasi tutti sapranno, dunque, in Italia esiste un tetto al contante, un limite oltre il quale non si può procedere a pagamenti in contanti. Il rischio è quello di incorrere in sanzioni pecuniarie e del venir segnalato presso l’Agenzia delle Entrate per dei controlli e degli accertamenti sui nostri conti bancari e sulla nostra persona.

Esiste anche un limite massimo di prelievo giornaliero. Anche qui, occorre fare molta attenzione vista la complessità della materia e di una norma che non sempre, purtroppo, riesce a chiarire i dubbi di tutti.

Prelievi e versamenti in banca, infatti, ci portano su un terreno del tutto diverso. Nel caso specifico, del resto, non c’è uno scambio di proprietà di denaro. Si tratta, infatti, solo di un trasferimento momentaneo con la banca che fa da “Custode”. Ciò nonostante il fisco può attenzionare i nostri conti bancari ed i nostri movimenti in alcune cirocstanze specifiche.

L’articolo 32 del Testo Unico sulle imposte sulla redditività, ad esempio, specifica che tutti i movimenti in entrata sul nostro conto corrente, inclusi versamenti di contanti, siano considerati quali fonte di reddito, salvo una dichiarazione differente con prova scritta (un autocertificazione).

Attenzione alle operazioni considerate sospette

Alla luce di questo, tenendo presente queste opzioni, un limite vero e proprio imposto dalla legge, in realtà, non esiste per quanto riguarda i prelievi al bancomat. Ci sono, però, una serie di iniziative, di precauzioni, adottate dal fisco per scongiurare l’evasione fiscale ed il lavoro nero, fenomeni questi diffusi proprio grazie all’uso del contante.

Pur non essendoci, per legge, limiti al prelievo in contanti, ci sono operazioni che possono essere considerate sospette e, quindi, portare alla segnalazione verso l’Agenzia delle Entrate, questo vale anche per soglie di prelievi in contanti ritenute sospette.

Si parla di cittadini privati, naturalmente, in quento per le imprese etc. la legge cambia ed è diversa (in quei casi ci sono anche limiti imposti per legge). Per quanto riguarda il singolo cittadino privato, dunque, il limite giornaliero e mensile previsto dalla banca è solo una questione di disponibilità di denaro. Tale limite può, infatti, essere variato o, addirittura, richiedere di disporre di una carta senza limiti da questo punto di vista.

E’ importante, però, sapere che la banca è tenuta ad una segnalazione obbligatoria all’Unità di informazione finanziaria (Uif), per tutte quelle operazioni che ritiene sospette. Nel caso in cui durante uno stesso mese, seppur in maniera frazionata e con più prelievi, si ritirino dal nostro conto corrente 10.000 euro o più, la segnalazione scatterà in automatico.

prelievo bancomat

Non si tratta diun controllo fiscale, ovviamente, nel caso specifico è più una precauzione ed una prevenzine nei confronti di presunte attività illecite. Nel caso emergano poi sospetti su potenziali reati verrà investita la Procura della Repubblica.

Gestione cookie