San Marino: Legge quadro per le Società Benefit | Arriva il si del Consiglio Grande e Generale

Il Consiglio Grande e Generale, dopo l’iter burocratico durato quasi un anno, ha approvato la “Legge quadro in materia di Società Benefit”.

Il Progetto di Legge proposto dalla Segretria di Stato per l’Industria e l’Artigianato diviene, oggi, realtà, tra la soddisfazione proprio del Segretario di Stato Fabio Righi.

Fabio Righi Segretario di Stato

La legge favorirà le società di benefit. Riguarda cioè tutte le società che perseguiranno anche una o più finalità rivolte al beneficio comune di persone, comunità o territorio.

La Legge quadro in materia di Società Benefit

Ci siamo, quindi, in tempi relativamente brevi, il Consiglio Grande e Generale approva la Proposta di legge quadro in materia di società benefit. La proposta nata dalla Segreteria di Stato per l’Industria e l’Artigianato favorirà le società, cosiddette di benefit, che manifesteranno un duplice scopo. Da un lato, infatti, la divisione degli utili ed il profitto, dall’altro lato perseguiranno una o più finalità rivolte al bene comune nei confronti di persone, della comunità o del territorio.

La legge, del resto, ha proprio lo scopo di promuovere la nascita di tali società e favorirne la diffusione ed il radicamento nell’ordinamento sammarinese. Come detto in precedenza si tratta di favorire e promuovere tutte le società che, nell’ambito dell’esercizio di una attività economica, apporteranno benefici non solo a se stesse e non solo di natura economica.

All’articolo 2 delle Legge quadro si chiarisce cosa si intede, poi, per benifici comuni intesi come effetti positivi o la diminuzione di effettinegativi su una o più categorie, nell’esercizio della attività economica. Le società di benefit dovranno, infatti, indicare nell’oggetto sociale quali siano le finalità di beneficio comune che intende perseguire. Accanto alla denominazione della società, in questo caso, si potrà utilizzare l’acronimo “SB” o scrivere per esteso “società benefit”.

Legge quadro Società Benefit

Prevista, naturalmente, la possibilità per le società già esistenti di adeguare e modificare il proprio atto costitutivo ed il proprio statuto qualora vogliano inserire e perseguire un bene comune trasformandosi così in società benefit.

Non solo profitto ma anche il beneficio della comunità

Ogni anno, poi, ognuna di queste società sarà tenuta a redigere una relazione proprio per quanto riguarda il perseguimento del bene comune indicato nel proprio statuto. Al bilancio societario, infatti, sarà allegata la relazione-bilancio dello stato dell’arte del beneficio comune che si è apportati o si sta apportando. Nel caso di rallentamenti o di impedimenti che abbiano fatto slittare la realizzazione di questo benficio comune, anche questi saranno indicati nel bilancio annuale in tutta trasparenza.

Soddisfazione da parte del Segretario di Stato Fabio Righi: “Un ottimo risultato, introduciamo un nuovo modo di fare impresa in linea”. L’approvazione del progetto ad ampia maggioranza, del resto, rafforza e conferma la bontà dell’iniziativa.

Un nuovo modo di fare impresa, quindi, che guardi non solo al profitto ma anche a finalità di tipo sociale.

Fabio Righi, Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, esprime, infatti, enorme soddisfazione sottolineando lenorme lavoro che si è svolti per giungere a questo risultato. Dare, insomma, la possibilità alla Repubblica di San Marino di integrare nel proprio tessuto economico un valore aggiunto di fare impresa.
“Apprezzo la condivisione dimostrata sul tema da parte di tutte le forze politiche – continua Fabio Righi – e aspetto con attenzione che nascano le prime società benefit sul nostro territorio”.

 

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