Pasta, regina della tavola | Quanto mangiarne se si è a dieta

Abbiamo sempre pensato che la pasta sia uno di quegli alimenti che ci fa ingrassare. Ma siamo davvero sicuri che sia così?

In realtà forse non è come sembra. Perché lei, la pasta, se mangiata in modo corretto e non in quantità eccessive, può esser anche d’aiuto al nostro processo di dimagrimento.

Pasta, regina della tavola | Quanto mangiarne se si è a dieta
photo: pixabay

Cerchiamo di capire il motivo e, soprattutto, perché la pasta è a noi tanto utile.

Pasta: la si può mangiare a dieta?

Quando decidiamo di metterci a dieta, la prima cosa che immediatamente eliminiamo dalla nostra alimentazione sono proprio il pane e lei, la pasta. Perché ci hanno sempre detto che fa ingrassare, ci riempie e ci gonfia e che non aiuta il nostro organismo. Ma siamo davvero sicuri che sia cosi? In realtà non del tutto.

A differenza di ciò che si pensa, è possibile assumere la pasta quotidianamente, anche se siamo a dieta, pur che la si assuma in quantità giusta e non eccessive. Rappresenta un elemento fondamentale della nostra dieta sana e mediterranea e non deve essere condannata come sola ed esclusiva fonte di carboidrati che fa ingrassare. Ci sono diversi metodi per incorporare la pasta nella nostra dieta quotidiana in modo salutare.

Nella nostra dieta, infatti, la pasta deve esser unita a quelli che sono tutti gli altri alimenti: dalle verdure, alla frutta e, perché no, anche ad un pizzico di dolci. Ma allora qual è la chiave giusta e corretta per mangiare pasta e non ingrassare? Innanzitutto partiamo dalle quantità: una porzione controllata, circa 60 – 80 grammi a persona, è fondamentale per mantenere un equilibrio calorico.

Pasta, regina della tavola | Quanto mangiarne se si è a dieta
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Guardare con attenzione al condimento

Ovviamente, la pasta deve avere con sé il giusto condimento per apportare i benefici calorici che deve al nostro organismo. Condimenti che siano, però, al tempo stesso, non dannosi ma giusti per la nostra dieta. Ed uno su tutti sono le verdure: apportano fibre, rallentano l’assorbimento di carboidrati e aiutano a regolare il livello di glucosio nel sangue.

Questo abbinamento è ottimo per avere un pasto bilanciato di fibre e proteine e avere, allo stesso tempo, un senso di sazietà. Il tutto condito, ovviamente, con dell’olio extravergine d’oliva che rende la pasta sana e riduce l’indice glicemico del pasto. E se, come secondo piatto, ci aggiungiamo il pesce, possiamo dire di aver fatto bingo. Quest’ultimo, infatti, fornisce proteine di alta qualità e acidi grassi omega-3, essenziali per un’alimentazione equilibrata.

Possiamo dire che la pasta, sotto diretto controllo medico se stiamo seguendo una dieta per raggiungere un obiettivo, può essere tranquillamente aggiunta alla nostra alimentazione, seguendo le giuste quantità e proporzioni.

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