Nuovi sviluppi nella ricerca scientifica legata al contrasto dell’invecchiamento cellulare umano: la fonte della giovinezza non è poi così lontana.
Ossessione universale, millenaria, e che non riguarda solo celebrità e miliardari (tipo Madonna, a Jeff Bezos a Bryan Johnson), pare trovare conferme negli ultimi studi in materia.
Dracula hi-tech
L’imprenditore tech californiano (Johnson), ad esempio, pensava di aver trovato la fonte dell’eterna giovinezza nel “sangue ringiovanito”, il cui potere rigenerante pare quasi una rivisitazione 3.0 del mito vampiresco, del “sangue è vita” di draculesca memoria. Ma è possibile fermare o invertire il processo l’invecchiamento cellulare?
Johnson si è sottoposto ad un particolare trattamento, che prevedeva trasfusioni di plasma da suo figlio 17enne con l’obiettivo (perseguito seguendo un regime particolarmente costoso, circa 2 milioni di dollari per ogni trattamento annuale) di diminuire la sua età biologica a circa 18 anni. I risultati, secondo quanto poi dichiarato, sarebbero però stati “alquanto deludenti” e non all’altezza delle aspettative.
Ponce de Leon e la fonte eterna
Di certo lo strambo miliardario made in U.S.A. non ha dimostrato la stessa lungimiranza e pazienza del mitico esploratore spagnolo Juan Ponce de Leon, che aveva viaggiato per ben otto anni seguendo le tracce della leggendaria sorgente dell’eterna giovinezza, simbolo d’immortalità e di possanza in tutte le culture: nel 1521, pur non cavando un ragno dal buco, la sua costanza lo portò comunque a scoprire la Florida; sempre meglio di niente.
Cinque secoli dopo, il suo sogno, votato alla ricerca della giovinezza eterna, rivive nei moderni laboratori di ingegneria biochimica, tesi alla scoperta di una “cura” anti-età per l’essere umano: gli ultimi esperimenti fatti sui topi hanno dimostrano che il sangue giovane di questi animali può, se adeguatamente trattato, effettivamente ripristinare alcune facoltà cellulari (riscontrabili negli esemplari più giovani).
Sangue giovane
Ma quali componenti del sangue “giovane” provocano il ringiovanimento delle nostre cellule? Ben tre studi pubblicati proprio in questi giorni su Nature, Nature Aging e Nature Communications, identificano come elisir di giovinezza il fattore piastrinico 4 (PF4), capace di rinvigorire il sistema immunitario, riducendo tutti quei fattori dell’invecchiamento causati dai progressivi errori di decodifica del nostro materiale genetico. Il fenomeno chiama in causa il fatto che i topi giovani hanno dimostrato di avere livelli più elevati di questa molecola in circolo nel sangue, rispetto ai topi più anziani.
Per l’eterna giovinezza c’è ancora tempo: occorrerà attendere che le aziende biotecnologiche arrivino a trasformare queste scoperte in terapie di rigenerazione cellulare, oltre che in un business ultramiliardario. Perchè tutti noi vogliamo invecchiare poco e bene, rimanendo “forever young”: i fattori piastrinici rigeneranti non avranno il fascino mitologico della fonte dell’eterna giovinezza, ma è pur sempre qualcosa da cui partire, per afferrar la giovinezza, che (come ben sappiamo) “si fugge tuttavia!”