Giochi del Titano la Camera di Commercio lascia dopo circa 17 anni. La liquidazione gli frutterà almeno 8 milioni di euro.
Entra nel concreto la liquidazione della Camera di Commercio dalla Giochi del Titano, la spa a partecipazione statale, pronta una delibera del Congresso di Stato in tal senso.
A commentare quanto accaduto è il il Segretario di Stato all’Industria e l’Artigianato Fabio Righi, dando alcune precisazioni sulla operazionein corso e sui costi.
La Giochi el Titano perde un socio
La Camera di Commercio, dunque, esca dalla Giochi del Titano spa, l’azienda a partecipazione statale fondata nel 2007 e controllata dall’Ente di Stato dei giochi di San Marino, l’operazione e la cessione delle sue quote gli frutterà 8 milioni di euro.
La delibera del Congresso di Stato, preparata nei giorni scorsi, da il via libera concretizzando l’operazione nello specifico. Non si tratta, infatti, di uno esborso da parte dello Stato ma, bensì, di utili provenienti proprio dalla società Giochi del Titano. Gli 8 milioni alla Camera di Commercio, tra l’altro, saranno liquidati in 5 anni. Nel 2024, anno in corso, all’ente sarà pagata una prima tranche da 2,5 milioni.
La Giochi del Titano S.p.a. nasce nel maggio 2007. Una società a partecipazione statale controllata dall’Ente di Stato dei giochi di San Marino, e cioè, la gaming authority.
Lo scopo è quello di gestire e controllare il gioco d’azzardo nella Repubblica di San Marino. Con la creazione di un ambiente di gioco “elegante e accogliente dove ogni visitatore si sente coccolato e a proprio agio”, la società dal 2 maggio 2007 porta avanti la sua attività.
La Giochi del Titano, del resto, avendo sede nella suggestiva Repubblica di San Marino, attira molti turisti e clienti provenienti dagli stati vicini e dalla vicinissima Riviera romagnola. Si tratta di un autentico casinò in grado di fornire una epserienza di gioco di classe e rilassante, con la possibilità di immergersi nella cultura e nella tradizione della Repubblica del Titano.
Il commento del Segretario di Stato Righi
L’uscita della Camera di Commercio da questa realtà serve, secondo il Segretario di Stato Righi, a ristabilire un ordine tra i due enti. La Camera di Commercio, del resto, è un ente con attività e finalità totalmente diverse da quelli che sono i propositi della Giochi del Titano.
Per il Segretario di Stato Fabio Righi: “Era corretto sganciare una realtà come Camera di Commercio. Parallelamente abbiamo portato avanti la ristrutturazione dell’Ente, perché possa sempre di più – commenta il Segretario Righi – diventare una Camera di Commercio, propriamente detta. Quindi, con i servizi a favore delle imprese e in una logica di concessione della gestione di alcune funzioni pubbliche, come la creazione di uno sportello unico per le imprese”.
Gli 8 milioni di euro che saranno incassati dalla Camera di Commercio, come già detto in precedenza e come lo stesso Segretario di stato conferma, non saranno pagati dallo Stato ma andranno a tenere conto di quelli che sono gli utili della società. I soldi, tra l’altro, saranno pagati in cinque anni a partire da questo 2024 con una prima tranche da 2,5 milioni di euro.
Una somma che, grazie all’attività della Camera di Commercio, sarà messa a disposizione del tessuto economico e di piccole e medie imprese. Come commenta lo stesso Righi: “una comma che si si tradurrà in risorse per poter erogare servizi a favore degli operatori economici”.