Camminare è una delle attività che fa più bene al nostro organismo. E quando lo si fa anche in particolare contesti, diventa una vera e propria attività da fare e ripetere.
Il trekking, però, è un tipo di camminata che necessita però di un certo allenamento e, anche, di speciali percorsi che, se fatti in natura, sono i più belli.
Vi proponiamo, per questo, alcuni speciali itinerari. Vediamo insieme di cosa parliamo.
Il valore del trekking
Camminare e farlo bene, molto spesso, non solo apporta benefici al nostro organismo, ma anche ci accompagna per mano verso la storia, alla scoperta anche di speciali quanto sconosciuti siti archeologici. Camminare non solo nella natura, ma anche e soprattutto nella storia: questo ci permette di avere e di guardare da vicino anche momenti ed esperienze lontane.
L’Italia ci offre luoghi sempre più diversi, incontaminati e, al tempo stesso, ricchi di storia…una storia che va anche molto indietro nel tempo. Per questo motivo, ci sono tre particolari percorsi che affiancano proprio il trekking alla scoperta della storia. Avete voglia di scoprirli insieme a noi?
Partiamo dalla Sicilia. A pochi km dalla città di Siracusa, vi è uno dei più importanti Patrimonio dell’Unesco: la necropoli rupestre di Pantalica. In un’area di circa 5 km, ci sono più di 5.000 grotte e sono suddivise in 5 necropoli costruite dal XIII e VIII secolo a.C. Camminando e raggiungendo a piedi questi luoghi, è possibile visitare uno dei siti archeologici più spettacolari al mondo.
Tre luoghi preistorici da scoprire…camminando
Nel Centro Italia, invece, in provincia di Terni, ad Avagliano Umbro, camminare a piedi non è mai stato così bello e coinvolgente. La foresta Fossile di Dunarobba è un vero e proprio spettacolo misto di storia e natura. E’ costituita da un insieme di 50 tronchi ancora eretti, riportati alla luce dopo tre milioni di anni. Questi hanno avuto modo di conservarsi al trascorrere del tempo grazie ad un continuo processo di seppellimento che ha permesso la conservazione di una parte dei fusti di un bosco di conifere preistorico. Si tratta di un luogo risalente all’era Cenozoica.
In ultimo, ma non meno importante e spettacolare degli altri, in provincia di Viterbo, a Montalto di Castro, vi è il parco dei Vulci. Qui è presente un sito archeologico risalente al V secolo a.C., esattamente dove sorgeva l’antica città di Vulci: l’edificio absidato, il Tempio Grande, la Domus Del Criptoportico, gli ambienti sotterranei, i mosaici della pavimentazione.
Percorsi che vale la pena di fare e guardare.