Un argomento che va trattato con molta cautela ma che sta mettendo in allarme e non poco la stessa Repubblica di San Marino.
Come mai in molti, specie pensionati, scelgono di trasferire la propria residenza, anche dall’Italia, verso il piccolo Stato?
Una domanda alla quale è necessario dare delle risposte. Cerchiamo di capire insieme.
Paradiso fiscale?
Stanno arrivando veramente in tante e sono le domande di residenza atipica a San Marino, in particolar modo da parte di coloro che sono in quiescenza dal proprio lavoro. Una situazione di cui già vi avevamo parlato e che ha messo in allarme il piccolo Stato. Ci si pone, per questo motivo, la domanda: come mai tanti trasferimenti in un unico posto?
Il concetto della residenza atipica è al centro di un confronto, non solo a San Marino, ma in diversi stati. Il primo su tutti che era stato preso d’assalto, a livello europeo era stato il Portogallo. Chi si trasferisce altrove, specie dopo aver ottenuto la pensione, lo fa in particolare per una questione economica, per risparmiare più tasse.
Ma questo, mette in allarme il Governo dei Paesi e la situazione sta dando preoccupazione anche alla Repubblica di San Marino. Il piccolo Stato, infatti, è diventato una meta ambita ed è notizia proprio di queste ultime settimane, della pioggia di domande che stanno arrivando per chi si vuol trasferire o, semplicemente, trasferire la propria residenza a San Marino.
San Marino sta diventando una residenza atipica
“Stando alle dimensioni del territorio non ce lo possiamo permettere. Questa pubblicità ci mette probabilmente nelle condizioni di rivedere la normativa per alzare le soglie dei requisiti richiesti. L’obiettivo della norma del 2020 è favorire l’insediamento in territorio di persone che possano portare valore aggiunto. A noi non interessa la massa ma la qualità” – a spiegarlo è il Segretario di Stato alle finanze, Gatti.
San Marino sta diventando, quindi, una sorta di paradiso fiscale? “San Marino è da molti anni pienamente riconosciuto a livello Ocse come Paese compliance proprio in virtù dell’altissimo livello di scambio di informazioni e anche la Guardia di Finanza ha ultimamente espresso un giudizio molto positivo sul fatto che oggi sono molto più le informazioni che arrivano da San Marino piuttosto che l’inverso” – continua il segretario Gatti.
Con questo aumento di domande di residenza atipica, il paese allora potrebbe diventare da “positivo” a negativo? “[…] Non è il nostro paese, ma coloro che non si comportano in maniera corretta. San Marino, su richiesta di documentazione o verifiche è pronta a collaborare con le autorità estere” – conclude Gatti.