Allarme Peste suina: Allevatori sotto shock | Grave rischio per il prodotto più amato dagli Italiani

La peste suina blocca il prosciutto di Parma. La notizia è di quelle che mettono in apprensione. Molti comuni italiani sotto regime di restrizione.

Da quanto emerge, sempre di più, in questi giorni, non siamo dinanzi ad un virus passeggero, o ad un allarmismo ingiustificato. L’allarme è di quelli seri e preoccupanti.

prosciutto di Parma

Sono tantissimi, ormai, i Paesi nel resto del mondo che stanno bloccando l’importazione del prosciutto di Parma, proprio per le segnalazioni della peste suina africana.

E’ allarme peste suina in Italia

Il Canada è solo ‘ultimo paese che si aggiunge a quella che, ormai, è diventata una lunga lista di nazioni che hanno bloccato l’importzione del prosciutto di Parma e di altri salumi nei loro confini.

Un modo per fronteggiare questa malattia che sembrerebbe, ormai, diffusa e radicata nella nostra penisola. Sono, infatti, 22 i comuni italiani in regime di restrizione. In alcune di queste zone la peste suina (PSA) è stata rinvenuta anche in cinghiali selvatici.

Sono tutti territori dove il prosciutto di Parma è il prodotto doc. Molti dei comuni si trovano in provincia di Parma e molti di loro sono interessati da allavamenti di suini ed anche alla produzione diretta di salumi e prosciutti.

La peste suina africana è, del resto, una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i suini domestici e selvatici. È causata dal virus africano (ASFV), che non è pericoloso per gli esseri umani, ma può avere gravi conseguenze sull’industria suinicola e sull’economia dei paesi colpiti, come sta già avvenendo da noi.

Per quanto riguarda il consumo umano, la carne suina e i prodotti a base di carne provenienti da paesi colpiti dalla PSA devono essere trattati con estrema cautela. Anche se il virus non è dannoso per gli esseri umani, esiste il rischio che i prodotti contaminati possano essere introdotti in aree non colpite e causare la diffusione della malattia tra i suini domestici. Pertanto, è importante seguire le normative sanitarie e le raccomandazioni delle autorità veterinarie per garantire la sicurezza alimentare.

I rischi per gli esseri umani

I rischi associati alla PSA sono significativi, specialmente per l’industria suinicola e l’economia agricola di un paese. La malattia può causare gravi perdite economiche a causa della mortalità degli animali infetti e delle misure di controllo necessarie per fermare la sua diffusione.

peste suina
Cinghiale morto di peste suina – titanotoday.com

I paesi colpiti, inoltre, possono subire restrizioni commerciali internazionali, proprio come sta avvenendo qui da noi, sulle esportazioni di carne suina e prodotti suini, poiché molti paesi adottano politiche rigorose per prevenire l’introduzione del virus nelle loro popolazioni di suini.

La malattia si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto tra suini infetti e sani. Il virus può essere presente nel sangue, nelle secrezioni, negli escrementi e nei tessuti degli animali infetti.

Può anche diffondersi attraverso oggetti contaminati come attrezzature agricole, veicoli, vestiti e anche cibo infetto. Gli animali selvatici possono anche fungere da vettori per il virus, contribuendo alla sua diffusione geografica.

Gli allevatori del Piemonte, dell’Emilia Romagna e della Lombardia sono sul piede di guerra, si aspettano provvedimenti per i prosimi giorni. La situazione, intanto, è costantemente monitorata.

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