Quando pensiamo ai giovani, li vediamo sempre come “quelli che non hanno voglia di lavorare” o non sono capaci di portare avanti una propria aspettativa. La storia che stiamo per raccontarvi è completamente l’opposto.
Mario è un giovane artista della provincia di Napoli che ha deciso di fare della propria vita un capolavoro…di quelli che si mettono su tela.
Lo abbiamo incontrato in occasione della sua pria vera e propria mostra d’arte. Conosciamolo insieme.
Un’arte giovane che cresce
Giovani artisti che cercano di emergere in un mare di cose simili, dove tutto si omologa a quello che detta il web attraverso le sue leggi o a ciò che qualcuno porta avanti senza una meta ben precisa. Questo è quello che, purtroppo, chi ha una giovane età si trova a vivere al giorno d’oggi. Ma non tutti scelgono di omologarsi e di affiancarsi a questo tipo di concezioni.
La storia che stiamo per raccontarvi è quella di un giovane artista della provincia di Napoli: lui si chiama Mario Borrelli, ha 32 anni e sin da piccolo ha coltivato una passione: quella dell’arte e dei colori. Sì, perché chi decide di diventare artista non è che lo fa da un giorno all’altro: studia all’Accademia, si impegna e lo fa con passione sin da bambino.
E questo giovane talento ha fatto proprio così. Oggi Mario è un pittore che si sta affermando pian piano del mondo dell’arte e, a breve, andrà in scena quella che, lui stesso, ha definito “la sua prima vera e propria mostra d’arte”. Un’arte non facile perché può essere travisata quasi subito: scegliere di dipingere nudi non è una cosa semplice: “Io sono un pittore erotico, faccio pittura erotica, non intesa sotto il punto di vista puramente e prettamente sessuale ma sotto il punto di vista sentimentale. Quindi un eros che abbraccia il romanticismo” – afferma.
Mario Borrelli: l’artista che ricerca la bellezza
Un tema quello scelto da Mario, complesso nel suo insieme, non solo dal punto di vista artistico e pittorico ma anche e soprattutto per chi osserva i suoi lavori. Alla domanda: “Perché hai scelto proprio questo settore della pittura”, la risposta è stata chiara: “E’ tematica fondamentale ogni persona, ogni artista, ogni esecutore, che sia un pittore, un musicista, uno scultore o qualcos’altro, cerchi di mettere al fuori tutto quello che lui ha dentro” – ha specificato.
“Cos’è la bellezza per te?”
“Se penso alla bellezza, alla tematica di bellezza, essendo anche che la mia tecnica pittorica si lega in modo pertinente alla bellezza, mi viene spontaneo a pensare ai volti femminili, agli occhi, alle mani. Non perché sia uomo e, quindi, apprezzo di più la donna: semplicemente perché reputo la donna perfezione dell’essere, la creatrice di vita. Tutta una serie di cose che mi porta ad apprezzare la donna. Anche per quel che riguarda la tecnica, piano piano andando avanti nel tempo, ho incrementato questa cosa del concetto di bellezza. Da qui, la scelta di passare ai nudi” – ha commentato Borrelli.
Un percorso di studi che è iniziato anche prima dell’Accademia di Belle Arti, frequentata a Napoli. Qui, il percorso artistico di Mario è iniziato con il dipingere i volti, poi i mezzo busti fino a quando ha capito che quella ricerca del bello proveniva da tutt’altra cosa: “Ho cercato quale poteva essere la mia tematica, cioè la mia visione del bello nell’arte, e alla fine ho optato per la visione erotica. C’è una bellezza che ti assorbe totalmente. L’effetto che danno i miei lavori è quello di essere osservati: il piacere di osservarli, tutto si ferma lì. Semplicemente il piacere di osservare e non c’è niente di meglio del piacere di osservare che quello erotico, quello legato all’ambito erotico, romantico o passionale che sia”.
Il nudo: un genere, forse, difficile da comprendere
Ciò che si può osservare nei suoi dipinti (come possibile vedere anche in alcune foto qui presenti) è l’attenzione al nudo che, come si può osservare, non è totalmente integrale: “Nei miei quadri, fondamentalmente, il nudo completo 100% è proprio difficile vederlo. Innanzitutto perché è complicato farlo, dipende sempre da cosa devi dimostrare e cosa devi far vedere. In base alla tematica, è sempre quella la base su cui cerchi di dare una spinta erotica diversa o un significato diverso a quello che vedi” – spiega.
Altra caratteristica dei suoi dipinti è quella di rappresentare i suoi soggetti senza alcun tipo di modifica, così come, con tutti i loro difetti e le loro caratteristiche. Dalla vitiligine, alla cellulite, passando anche per le forme rotonde ed armoniose che le modelle possono avere: “Ho semplicemente creato un’opera dove semplicemente non c’è nient’altro che lei” – afferma l’artista, riferendosi ad ogni singola donna presente e dipinta nei suoi quadri.
Alla nostra domanda: “Quanto tempo impieghi per creare un’opera?”, Mario non si sbilancia e ci dice: “In media ci puoi mettere dai sei giorni ai due mesi cioè in base a quello che devi rappresentare”.
“In eros Veritas”: la sua prima mostra personale in scena
Lo dicevamo all’inizio della nostra chiacchierata con l’artista: a fine giugno, sarà in scena con la sua prima mostra personale vera e propria, dal titolo non casuale: In Eros Veritas, a San Giorgio a Cremano: “Ci saranno un totale di 8 dipinti, 8 disegni, 8 studi. La mostra è organizzata e curata da Ferdinando Sorrentino, avvocato e curatore d’arte. Oltre che essere il mio curatore, è anche un mio caro amico quindi c’è un ottimo rapporto di amicizia che mi spinge poi a continuare a creare eventi e opere.
Con questa mostra mi piacerebbe regalare alle persone un momento di bellezza in un’epoca dove il concetto di bellezza sta scomparendo sotto tutti i punti di vista. La massificazione nei media, il consumismo, l’hanno resa una visione totalitaria verso un modello base che deve essere seguito per forza: il corpo fatto in un determinato modo, la mente che ragiona in un determinato modo, il vestito fatto in un determinato modo” – ci spiega.
Un genere artistico, per certi aspetti, difficile sì ma, allo stesso tempo bello nella ricerca di quella che è la vera bellezza insita e nascosta in ogni donna o uomo che sia. E un giovane artista che si mette in gioco con questo genere, non deve esser altro che apprezzato per ciò che fa.