Cinquant’anni dalla morte di Picasso: l’Italia lo celebra così

Il prossimo 8 aprile saranno 50 anni d’assenza. Lui, uno dei principali artisti del 1900, che ci ha lasciato importanti tracce d’arte che, ancora oggi, stupiscono.

Pablo Picasso morì l’8 aprile del 1973. A 50 anni dalla sua morte, l’Italia lo celebra con delle mostre in alcuni dei suoi più importanti musei.

Cinquant’anni dalla morte di Picasso: anche l’Italia lo celebra
Pablo Picasso – photo web source

Dalla Liguria alla Campania: un viaggio nei luoghi caratteristici che hanno segnato il grande artista anche nel nostro Paese.

Picasso e i 50 anni dalla sua morte

L’Italia festeggia e, allo stesso tempo, ricorda Pablo Picasso a 50 anni dalla sua morte. Un artista che, con i suoi dipinti e con il suo modo di interpretare l’arte, ha completamente cambiato gli schemi, riuscendo a rappresentare, fra l’altro, anche scenari di guerra in una maniera del tutto inedita.

Anche il nostro paese lo celebra con due importanti mostre che saranno, rispettivamente, al Museo “MANN” di Napoli, da oggi 5 aprile sino al prossimo 27 agosto. E a Sarzana, presso la “Fortezza Firmafede”, dall’8 aprile al 16 luglio prossimo.

L’artista, morto in Costa Azzurra proprio l’8 aprile del 1973, non è stato dimenticato anzi, è stato fonte di studio e di ispirazione per tantissimi altri artisti e giovani che hanno visto in lui un modello da seguire. Non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa e negli Stati Uniti sono in programma eventi ed iniziative per ricordare l’autore di “Guernica”. In Italia, purtroppo, sono due dei pochissimi eventi organizzati in sua memoria.

Cinquant’anni dalla morte di Picasso: anche l’Italia lo celebra
photo web source

Anche l’Italia e l’Europa lo celebrano

In Europa, la Francia e la Spagna hanno dato vita al “Picasso Celebration 1973-2023” e così come anche altri Paesi, fra i quali Germani e Principato di Monaco organizzeranno mostre ed eventi (circa 60 in tutta Europa).

Picasso: uno dei più grandi artisti del 1900, capace di unire insieme, nella sua arte, il declino del mondo verso la guerra quanto anche la capacità di raccontare un mondo che si sta allo stesso tempo evolvendo, conoscendo stili diversi, non solo dal punto di vista artistico. Un uomo che ha lasciato il segno nel mondo in particolare con uno dei suoi dipinti, più difficili ed allo stesso tempo più toccanti, come “Guernica” dove sono rappresentate, allo stesso tempo, l’insensatezza della guerra e la sua distruzione che non smettono mai di essere deliranti.

Ma perché anche l’Italia lo celebra? Al di là della grandezza e del suo talento artistico, la famiglia Picasso era di origini liguri. Per questo la mostra proprio alla Fortezza di Sarzana. Ma, allo stesso tempo, anche Napoli celebra il grande artista al Museo MANN e parte dal suggestivo incontro che Picasso ha avuto visitando le città di Napoli e Pompei nel 1917.

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