Ami il caffè ma non riesci mai a prepararlo a regola d’arte? Ti si brucia? E’ troppo acquoso? Esiste un metodo per prepararlo alla perfezione.
“Es la hora del cafè” ma hai un rapporto conflittuale con la Moka? Ti do il trucchetto definitivo per non sbagliare mai più.
Come si prepara una Moka?
Fino a pochi anni fa questa sarebbe andata di diritto tra le domande stupide, perché nelle case degli italiani c’era praticamente solo la Moka. Ma oggi impazzano le macchinette automatiche con cialde o capsule (persino a Napoli ormai sono diventate un must) e quindi in molti hanno perso familiarità con la classica macchinetta del caffè. Allora ecco un ripassone sul modo corretto per preparare una Moka:
- Per prima cosa assicurati che tutte le componenti della Moka siano perfettamente puliti. La Moka è composta da 4 elementi: caldaia, filtro dosatore, guarnizione, piastrina filtro e bricco. Tutti loro devono essere puliti dopo ogni utilizzo perché i residui di caffè precedenti non solo possono danneggiare la Moka ma pregiudicano il sapore dei caffè successivi.
- Riempi la caldaia con acqua a temperatura ambiente fino alla valvola di sicurezza. La valvola è un limite invalicabile!
- Poi posiziona il filtro dosatore e riempilo di polvere di caffè. Non pressare la polvere e non eccedere facendo enormi montagne. Come in tutte le cose la virtù sta nel mezzo.
- Posiziona il bricco sulla caldaia e stringi per bene. Questa operazione è più importante di quanto pensi: se non stretta a dovere la Moka potrebbe anche esplodere.
- Metti la Moka su fuoco dolce e dalle il tempo necessario per fare al meglio il suo lavoro.
Il trucco definitivo
Sicuramente avrai sentito in giro che il segreto del caffè sta nell’acqua! Si dice infatti che il caffè fatto a Napoli sia il migliore perché l’acqua della fontana di casa si presta particolarmente a questa preparazione. Ma sarà davvero così? Per esperienza personale posso dirti di si! Ho portato la mia Moka di famiglia in giro per l’Italia, uso sempre la stessa miscela ma il caffè mi riesce bene solo a Napoli! E la stessa identica cosa succede a migliaia di persone. Che sia o meno suggestione io resto convinta che il segreto sia nell’acqua. Siccome però non è pensabile viaggiare per il mondo con una bottiglia di “acqua di Napoli” sempre in borsa posso suggerirti i parametri che un’acqua deve avere per avvicinarsi a quella che sgorga nelle fontane pubbliche e private della città all’ombra del Vesuvio. Insomma il trucco sta proprio in questo: il segreto sta nell’acqua!
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