F1, sempre più spettacolo | Cosa è veramente cambiato

Il circo della Formula 1 è sempre più spettacolare, dopo l’ingresso degli americani.

F1
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Da quando nel 2016 l’americana Liberty Media ha comprato i diritti della F1, è iniziata l’era dell’enterteinment puro, made in USA.

Born in USA

L’idea della spettacolarizzazione dei circuiti automobilistici è molto americana del resto, e sono anni che si registra un cambio di strategia marketing, con una lenta ma inesorabile “americanizzazione” della categoria, come affermato già dall’ex capo Ecclestone. Nuove regole, nuovo business più simile a quello di sport stars&stripes, come NBA e football targato NHL.

L’obiettivo è chiaro, attrarre nuovi spettatori ed investitori milionari. Si cerca un target più giovane, attento ai social, meno paludato rispetto al passato, da raggiungere anche i nuovi media digitali, con l’enterteinment delle piattaforme ed uno storytelling da romanzo transmediale. Un esempio? Il Gran Premio di Las Vegas dello scorso novembre, con mega party e passerella per le vie della città delle monoposto F1, migliaia in strada a godersi il barnum automobilistico.

Un gioco da ragazzi

L’intrattenimento sensazionalistico a tutti i costi, il vero e unico mantra di questi anni mutevoli, veloci, proprio come la F1. Si è fatto quello che il mercato americano vuole: grande intrattenimento e un’esperienza unica”, secondo le parole di Stefano Domenicali (amministratore delegato di Formula One Group). E i risultati sono arrivati. Negli ultimi anni si è registrato un notevole abbassamento dell’età media degli spettatori (meno 4 anni), in netto contrasto con altri sport, che vedono un pubblico sempre più “vecchio” e poco digitalizzato. Largo ai giovani, vien da dire.

Abbasso la tradizione

Ma non c’è solo il dato dell’età media in controtendenza, la F1 registra anche un’apertura verso un bacino d’utenza decisamente più femminile. L’attenzione al dettaglio, ad un racconto meno machista del mondo automobilistico, ha avvicinato le donne a gare e circuiti, territorio prima nettamente virile, regno del maschio medio, pompato ad olio e lubrificanti.

E’ in corso anche un netto cambiamento nella visione culturale: ad esempio, nel 2023 si è registrata l’assenza in calendario di due Paesi dalla forte tradizione motoristica quali Francia e Germania, con l’avanzamento del Belgio ed il forfait della Cina all’ultimo minuto, mentre USA e Paesi (decisamente ricchi) come Arabia Saudita, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti, si affermano sempre di più.

Ross Brawn e Chase Carey (Liberty Media) – Photo web source

Un cambiamento che ha fatto decisamente bene al circo F1: se nel 2016 Liberty Media spese quasi 8 miliardi di dollari per il suo acquisto, ad oggi si registra un netto incremento di valore, circa 15 miliardi di dollari per tutto il carrozzone. Il rombo dei motori non è mai stato così potente. La speranza e che tutto però non si trasformi in un incontro di wrestling.

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