Addio lavoro, l’A.I. è già tra noi

Ci siamo. L’Intelligenza Artificiale comincia a mietere le sue prime vittime.

Difatti, a partire dal 2024, le testate giornalistiche del Gruppo Bild, in Germania, adotteranno il protocollo “Digital Only”, ovvero prima il digitale, come veicolo informativo, e poi il cartaceo.

Rivoluzione in atto

Una rivoluzione già di per sé, ma il dato eclatante non riguarderà meramente il supporto, col passaggio dal cartaceo al web, ma piuttosto la rimodulazione delle redazioni, con la sostituzione di figure professionali fino ad oggi imprescindibili.  Nel mondo del giornalismo, l’impiego della nuova A.I. comporterà l’adesione a nuovi modelli lavorativi, con l’affiancamento del virtuale alla redazione fisica e l’utilizzo massiccio di bot che sostituiranno gli esseri umani.                                                                                        I ruoli di caporedattore, correttore di bozze, segreteria, editing, etc. non esisteranno più: dall’oggi al domani, come spiega una nota aziendale del gruppo, molti lavoratori saranno defenestrati senza tanti complimenti. “Purtroppo dovremo separarci da colleghi che hanno compiti che possono essere sostituiti dall’intelligenza artificiale o dai processi del mondo digitale”, questa la versione ufficiale della Bild.

Tagli e risparmi

L’idea del solo risparmio economico di certo non può (da sola) giustificare l’eliminazione di posti di lavoro, ma è pur vero che il progresso tecnologico da sempre prevede la sostituzione di persone e ruoli: dunque non dovremmo stupirci più di tanto. La verità è che, se nel passato ad esser sostituiti dalla macchina erano lavoratori a bassa specificità, impiegati in lavorazioni manuali, con la nuova rivoluzione in atto avremo un ricambio “artificiale” di competenze intellettive ai massimi livelli. Lo stringato comunicato della Bild in realtà annuncia un vero e proprio terremoto, non soltanto nel mondo dell’informazione: l’Intelligenza Generativa applicata al mondo del lavoro comporterà una diminuzione drastica delle figure a bassa e media specificità, quelle a competenza non finalizzata.

Il giornalista è una figura superata? photo web source

Convivenza possibile?

La notizia certa è che un importante gruppo editoriale ha deciso di licenziare 200 persone, con riduzione di giornalisti e figure collaterali: si pensava invero che la rivoluzione dell’A.I. avrebbe avuto un impatto più soft, con i professionisti che avrebbero ricevuto un ausilio nella produzione informativa (non si inizierà il lavoro da un foglio bianco, ad esempio, ma si partirà da una bozza creata dalla macchina), ma evidentemente il processo “collaborativo” tra umani e computers è già andato oltre.

Tradotto: si credeva che i giornalisti avrebbero conservato il loro ruolo complementare, di supervisione e controllo, rispetto a cosa e come pubblicare, eppure. Eppure questa spinta centrifuga data dall’innovazione tecnologica rischia di espungere dal mercato lavorativo tutta una filiera di professionisti altamente qualificati: effetti collaterali di un progresso tecnologico di fatto inarrestabile.

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