Quando si dice che “nemmeno gli animali stanno tranquilli”. Nulla di più vero è mai stato detto, basta guardare ciò che è successo a Roma.
All’interno dei terreni di un istituto agrario, una mucca è stata uccisa a frecciate. Ancora ignote le cause di tale mattanza.
Un’altra invece è rimasta ferita. Cerchiamo di capire insieme cosa è successo.
Raid in una scuola agraria
Una scena che nessuno avrebbe mai voluto vedere, specie se si tratta di una scuola. All’interno dei terreni appartenenti all’istituto agrario “Sereni”, posto alla periferia est di Roma, alcuni animali sono stati gravemente feriti a frecciate. A dare la notizia di ciò è stata la dirigente scolastica dell’istituto stesso.
Un raid avvenuto la notte scorsa con un bilancio grave: una mucca è stata uccisa mentre un’altra è stata gravemente ferita ma che, purtroppo, nelle prossime ore verrà abbattuta. “Le mucche vittime del raid – una di razza Limousine, una di razza Marchigiana – erano capi di grande pregio, allevati secondo criteri bio e usati per illustrare le tecniche zootecniche” – ha spiegato la preside Marini, molto amareggiata di quanto accaduto, in un’intervista all’ANSA.
“Noi siamo in una zona al confine con Tor Bella Monaca in cui facciamo tanti progetti di legalità, ci impegniamo per avviare i ragazzi al lavoro. Ma questi sono episodi gravissimi che ci mettono con le spalle al muro” – continua. Ma, stando a quanto raccontato dalla preside, non è la prima volta che ci si accanisce contro gli animali della scuola.
Uccisi alcuni animali
Già in primavera furono sgozzati tre o quattro maiali, anch’essi pregiati, provocando un danno così di oltre 10mila euro.
A pensare a veri raid predatori è proprio la preside: “In altre occasioni hanno rubato l’incasso delle macchinette snack, in altre il vino, una volta hanno provato a portarsi via il trattore” – ha spiegato. Ciò che è da notare è che la scuola, ha un custode notturno ma che, sia in questo caso che in quello avvenuto in primavera, non si è accorto di nulla a ciò che stava succedendo agli animali.
Ad esprimere piena solidarietà per quanto accaduto sono stati sia il Ministro dell’Agricoltura, Lollobrigida, quanto anche il Ministro dell’Istruzione, Valditara. Una situazione non piacevole e di cui, raramente, se ne parla.