Nuove norme e più severe che portano al ritiro della patente di guida, attenzione perché, fino ad ora, hai sempre tenuto questi comportamenti che oggi sono considerati sbagliati.
La patente di guida, non solo va conseguita attraverso una formazione rigorosa e degli esami sia teorici che pratici, deve anche essere mantenuta negli anni.
Ci sono nuove norme e sono ancora più severe che potrebbero comportare il ritiro della patente di guida. Bisogna fare attenzione perché fino ad oggi hai sempre fatto così.
Una pratica comune che oggi può portare al ritiro della patente di guida
La patente di guida è un documento in tutto e per tutto, una autentica licenza di guida, conseguita attraverso una formazione rigorosa e dopo degli accurati esami sia teorici che pratici. Per renderci idonei alla patente di guida si possono affrontare anche delle visite mediche.
Lo scopo è quello di assicurarsi che, chi si mette alla guida di una autovettura, abbia le giuste ed indispensabili conoscenze del codice della strada e le buone condizioni fisiche per affrontare imprevisti che richiedono i giusti riflessi.
Questo, ovviamente, è indispensabile per assicurarsi che chi guida sulle strade pubbliche non comporti un pericolo per gli altri utenti, per i pedoni e nemmeno per se stesso. Per queste ragioni la licenza di guida non solo va conseguita ma, poi, nel corso degli anni, va conservata.
Ci sono, infatti, alcuni comportamenti che infrangono il codice della strada e che possono portarci alla sospensione o, addirittura, al ritiro della patente stessa. Ultimamente nuove regole, ancora più severe stanno mettendo a rischio la maggior parte degli automobilisti.
C’è un comportamento, in particolare, per chi si mette alla guida dell’auto che, quasi tutti noi, siamo portati a fare, o almeno lo avevamo fatto fino a questo momento. Oggi, infatti, proprio questa abitudine è divenuta motivo di ritiro della patente di guida.
L’importanza della patente, quindi, è ben chiara a tutti. Quando ci fermano, anche solo per un semplice controllo di routine, sia i Carabinieri che la Polizia chiedono, come prima cosa, la patente di guida insieme ai documenti dell’autovettura. Questo proprio per accertare la nostra idoneità alla guida dell’automobile, indispensabile, come dicevamo prima, per evitare incidenti ed attentare all’incolumità di altri veicoli e persone.
Nuove norme più severe per chi guida
Superare esami teorici e pratici per assicurarsi che, ogni automobilista, sia preparato a gestire il proprio veicolo ed a rispettare gli altri utenti della strada, reagendo in modo appropriato in situazioni impreviste, è il primo step conseguire la patente. Dopo di che dovremo conservarla anno dopo anni senza incappare in sanzioni che potrebbero portarci alla sospensione ed al ritiro della stessa.
La patente di guida poi ha delle scadenze da rispettare (ne abbiamo parlato in maniera completa in un altro articolo che trovi cliccando qui) proprio per accertarsi che con il passare degli anni abbiamo ancora quella idoneità e quella capacità fisica che ci permette di guidare senza rischi.
Stando, però, al nuovo aggiornamento del codice della strada l’abitudine che tutti, o quasi tutti, hanno alla guida dell’auto è divenuta motivo di ritiro della patente di guida. Ci riferiamo naturalmente all’uso del telefonino in automobile. Questa, del resto, è una delle cause principali di distrazione al violante.
Mentre si è ala guida anche una minima disattenzione di pochi istanti può comportare rischi seri per il conducente i suoi passeggeri e gli altri utenti della strada. Usare il telefonino durante la guida è, quindi, considerata una pratica pericolosa. Fino a qualche tempo fa non era consentito, naturalmente, ma il rischio per gli automobilisti che violavano questa norma era limitato ad una multa e magari a qualche punto in meno sulla patente.
Oggi la situazione è diversa, ci sono norme severe, chi viene sorpreso ad usare il suo cellulare durante la guida potrebbe incappare nella sospensione della patente, addirittura arrivare al ritiro della stessa ed anche in sanzioni economiche di un certo livello. L’obiettivo di questo inasprimento della norma dovrebbe poter funzionare lì dove le campagne di sensibilizzazione, nei confronti di questa pratica errata, non hanno funzionato.