San Marino: canale privilegiato per le armi? La relazione shock della DIA

La relazione semestrale della DIA fa emergere come la malavita organizzata sia ben radicata in tutta Italia, lambendo anche la Repubblica di San Marino.

In maniera ridotta rispetto allo Stato con lei confinante, ci sono tuttavia delle relazioni con alcune presente di criminalità provenienti dalla Basilicata.

San Marino: canale privilegiato per le armi | Cosa ne è emerso
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Ecco cosa spiega in merito la relazione di cui la Direzione Investigativa Antimafia ha parlato.

Il rapporto semestrale della DIA

L’evoluzione della criminalità organizzata e dei modi con i quali agisce e si instaura anche all’interno di un tessuto sociale pulito, è sempre in continua evoluzione. Il suo continuo aggiornarsi, anche in materia di tecnologie, la porta ad adattarsi al mondo moderno ancora prima di tutto ciò che c’è attorno.

Questo è quello che emerge dal semestrale rapporto della DIA, che getta luce su un panorama criminale che sta attraversando una trasformazione significativa, e da tradizionale quale era, sta diventando sempre più moderna ed al passo con la tecnologia. Si aggiorna tecnologicamente e fa così diminuire l’uso della violenza, attua strategie più sottili, come l’infiltrazione silenziosa e l’intimidazione.

Uno dei punti sui quali si concentra la DIA è il capire e l’analizzare come le mafie si stiano concentrando, ora, sul settore imprenditoriale, cercando di sfruttare i fondi pubblici approfittando che, specie alcuni di essi, sono in sofferenza dal punto di vista economico. Crescono anche nel mondo digitale, penetrano nel mondo del Metaverso, in modo da arrivare anche con comunicazioni criptate nelle parti più nascoste del mondo.

Un punto d’attenzione, la DIA lo ha posto alla regione Emilia Romagna. Qui la criminalità ha mostrato un forte interesse nell’infiltrarsi nell’economia legale e nella pubblica amministrazione, mantenendo, però, un profilo basso per evitare allarmismi sulla sicurezza pubblica.

San Marino: canale privilegiato per le armi | Cosa ne è emerso
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Cosa ne esce da San Marino

E per quel che riguarda la Repubblica di San Marino? Poco ha toccato la malavita organizzata la zona del Titano, anche se si parla di relazioni alla presenza criminale in Basilicata. “Le indagini hanno anche comprovato la costante disponibilità di armi da parte del sodalizio, disvelando l’esistenza di un canale privilegiato di approvvigionamento a San Marino – è scritto nella relazione della DIA.

Armi che servivano a mantenere anche attività di carattere intimidatorio contro commercianti ed operatori agricoli presenti nelle zone lucane e pugliesi, oltre anche ad avere un controllo delle attività economiche, impedendo la libera concorrenza di numerosi imprenditori. Un canale privilegiato quello proveniente dalla Repubblica di San Marino che, forse, in pochi s’aspettavano.

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