Scuola e disciplina decisione presa | É tutto vero, qui si va a zappare la terra

Diversi sono i casi, in varie scuole italiane, di studenti “più che indisciplinati”, ai quali la semplice nota di demerito non basta più.

Se da un lato si cerca di agire sanzionandoli con il voto in condotta, dall’altro lato c’è una scuola di Bologna che, invece, ha agito forse meglio di chiunque altro.

Scuola e disciplina

Non più regole da rispettare o sospensioni di più giorni che non servono quasi a nulla, in questa scuola gli indisciplinati vanno a zappare la terra. Vediamo di cosa si tratta.

Una scuola…diversa

Per capire il vero valore del rispetto e cosa significhi rendersi ed essere davvero utile alla società, non basta più una “lavata di capo” dopo quello che si è fatto di cattivo, un voto in condotta o una sospensione di più giorni dalla scuola. In un istituto di Bologna si fa sul serio, e si impara il vero valore della fatica, in un concetto di “reinserimento nella società scolastica”.

All’istituto “Luxemburg” di Bologna, torna l’espressione “andare a zappare la terra”. Ma in che cosa consiste e, soprattutto, a chi è indirizzata? La scuola in questione ha pensato bene di offrire, nel suo piano formativo, anche la cura e la coltivazione di un orto, vista come non solo una nota disciplinare per chi non rispetta le regole ma anche una sorta di metodo di rilassamento, per liberare la tensione accumulata.

L’orto è all’interno della scuola e sarà curato direttamente dagli alunni. Ma è soprattutto visto anche come un modo ed un’opportunità per scontare un’eventuale sanzione disciplinare ottenuta. In un’intervista al quotidiano “La Repubblica”, la preside dell’istituto ha spiegato il perché di questa scelta e decisione: “Il senso della sanzione è riflettere su ciò che si è fatto. Non c’è di meglio del verde per farlo e non c’è di peggio che sospendere gli allievi, lasciandoli a casa da scuola, come di solito avviene”.

Sanzioni disciplinari? No grazie, si torna a zappare la terra
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Si torna a zappare la terra: ecco il perchè

Da lì la scelta dell’orto, in una sorta di aula al di fuori delle mura scolastiche. Se da un lato c’è come obiettivo primario quello di riportare i ragazzi ad avere un contatto con la natura, dall’altro lato c’è stato anche un aspetto interessante e che in pochi si aspettavano. Questo tipo di “didattica” ha fatto sì che le iscrizioni a scuole venissero ad incrementarsi.

Orto, aula verde ma anche due istallazioni sensoriali sono state poste all’interno dell’istituto, allo scopo di arricchire l’esperienza educativa.

Sanzioni disciplinari? No grazie, si torna a zappare la terra
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Arricchire l’apprendimento sì, ma anche iniziare a capire il valore del rispetto e della fatica, allontanando così da ciascuno quel senso di noia e sopraffazione che, spesso, nasce a scuola, portando alla degenerazione e al bullismo fra alunni.

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