Era nell’aria che sarebbe “stata abolita” quanto prima o, per lo meno, la si sarebbe avuta stabile e fissa per tutto l’anno.
Ma a quanto pare non è ancora così. Sabato prossimo, 28 ottobre, infatti, l’ora legale tornerà nel cassetto, facendoci spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro, dando spazio di nuovo all’ora solare.
L’ora legale: ma fino a quando questo spostamento avanti e indietro delle lancette durerà? Vediamo insieme.
Ora legale vs. ora solare
Avevano pensato di lasciarla fissa e stabile, in modo tale da esercitare il guadagno che con essa se ne ricava (dal punto di vista energetico soprattutto) per tutto l’anno. Ma, alla fine, tale ipotesi è rimasta solo un lontano ricordo. Sabato prossimo, 28 ottobre, le lancette saranno spostate ancora una volta, un’ora indietro e ne guadagneremo un’ora di sonno sì, ma non di certo di energia elettrica.
Per molti, sarà anche, una fonte di stress perché, spostando le lancette un’ora indietro (e, per giunta, di sabato) significa che dormiremo sì un’ora inpiù, ma per chi ama fare le ore piccole, sarà di certo qualcosa che non gradirà perchè dovrà poi ristabilire il suo orologio biologico con il nuovo orario. Se c’è chi, invece, ne trova giovamento, c’è dall’altro lato chi non la sopporta proprio questa situazione.
La Società Italiana di Medicina Ambientale, con due settimane di anticipo, ha comunicato di aver raccolto 330 mila firme per tenere le lancette avanti tutto l’anno. Perché il motivo di questa petizione? La Sima sostiene, infatti, che se l’ora legale diventasse permanente, produrrebbe consumi di energia minori per circa 720 milioni di kwh e le bollette dell’energia degli italiani, sarebbero più leggere di 200 milioni di euro.
E se restasse fissa tutto l’anno?
Se da un lato c’è stata la firma di questa petizione, dall’altro tutti non immaginavamo, di certo, la crisi energetica provocata dalla nuova guerra in Medio Oriente fra Hamas e Israele. Insomma: una situazione davvero ingarbugliata che, al momento, non permette di fare ragionamenti a lungo termine e, di conseguenza, neanche di poter pensare l’abolizione immediata del passaggio ora solare/ora legale.
Anche se, stando agli studi della Sima, sono ipotesi che non devono essere gettate al vento, ma da prendere seriamente in considerazione. Nonostante tutto, sta di fatto che, sabato 28 ottobre, per questo 2023, le lancette andranno indietro di un’ora, con buona pace di tutti gli europei e non solo.