Spegne oggi 50 candeline l’attrice e regista Paola Cortellesi. Il 2023 per lei è stato un anno d’oro dal punto di vista professionale!
Col suo film “C’è ancora domani” ha conquistato pubblico e buona parte della critica. Ripercorriamo i momenti salienti della vita e della carriera di Paola Cortellesi.
Auguri Paola!
Compie oggi 50 anni l’attrice e regista Paola Cortellesi. E il 2023 si è in effetti rivelato per lei un anno ricco di soddisfazioni: il suo primo film da regista, “C’è ancora domani” ha riscosso enorme successo di pubblico e critica.
Ma ripercorriamo insieme le tappe salienti della vita e della carriera della Cortellesi. Dalle imitazioni ai monologhi diventati celebri fino ad arrivare al cinema e al doppiaggio.
Le imitazioni e i personaggi
Ma voi la ricordate Cacao Meravigliao? Siamo certi che la associate ad una canzone reale di uno spot reale ma la verità è che si tratta di un jingle immaginario di una marca di cacao che non esiste! Fu una delle tantissime trovate di Renzo Arbore e del suo Indietro Tutta. La voce di quella canzone era proprio della giovanissima Paola Cortellesi. Il grosso del pubblico però inizia a conoscerla davvero quando la sua strada professionale incrocia quella della Gialappa’s band. E’ a “Mai dire Gol” che Paola inizia ad esprimere tutto il suo potenziale sia da imitatrice che da attrice comica.
Ricorderete certamente tutti la cantante Vanette (che con Olmo, alias Fabio De Luigi cantava la celeberrima “Dimmi cosa pensi di me“) o Silvana l’inviata de “La vita in diretta”. Così come famosissime sono le sue imitazioni di personaggi come Daniela Santanché o Mascia Ferri.
La carriera cinematografica
Anche al cinema la Cortellesi si è data molto da fare! L’abbiamo vista con Aldo, Giovanni e Giacomo ma anche con Carlo Verdone, Roul Bova e tantissimi altri. Si è distinta tanto in ruoli dalla dizione perfetta quanto in quelli in cui ha dovuto tirar fuori tutto il suo essere romana.
C’è ancora domani
Ma il vero e proprio exploit arriva nel 2023 con C’è ancora domani. Di questo film la Cortellesi ha scritto la sceneggiatura e curato la regia oltre a ricoprire il ruolo da protagonista. La storia, tra l’altro, arriva in un momento storico propizio: mai come quest’anno le tematiche dell’emancipazione femminile e della prevaricazione maschile sono al centro dell’attenzione.
La storia ci riporta indietro nel tempo. Siamo nell’Italia del secondo Dopoguerra. Siamo nel maggio del 1946 a Roma e l’Italia è in fermento perché a breve sarà chiamata a decidere, tramite Referendum, se vuole la monarchia o la repubblica. In questo contesto si sviluppa la vicenda di una famiglia come tante in cui dominano il predominio del maschio e l’assoggettamento passivo della donna. Fin quando Delia (Paola Cortellesi) non decide di rompere il cerchio e ribellarsi attraverso gesti semplici ma anche attraverso eventi eclatanti.