Calcio: il futuro è adesso ma gli osservatori sono a rischio

Il calcio del futuro è già qui. Siamo nell’era dell’homo videns, della videocrazia, ed anche il mondo di Eupalla si sta adeguando.

Calcio
Osservatori di Calcio – Photo web source

Oggi giorno i giovani calciatori, per farsi notare ed ottenere provini, hanno la possibilità di auto-promuoversi, grazie alle app e all’intelligenza artificiale: non è fantascienza, ma puro marketing strategico.

Jez Club

Prendiamo ad esempio la storia di Jez Davies, raccontata dal Telegraph: il ragazzo è nato col pallone tra i piedi ed all’età di 19 anni fa il suo debutto con il Burnley, in Premier League. Soltanto pochi mesi prima era stato ceduto dal Tottenham, ma non si è perso d’animo: seguendo dunque lo spirito del tempo, ha caricato una serie di video con le sue prestazioni calcistiche su una piattaforma che sfrutta l’I.A., chiamata “aiScout“.

L’app è progettata per gli smartphone, onde analizzare e valutare i movimenti e le abilità di un singolo giocatore, utilizzando la visione computerizzata ed il deep learning: i test precaricati includono dribbling attorno ai coni, calci ed esercizi fisici come gli sprint a ripetizione.

I dati caricati da Davies erano così impressionanti, che il ragazzo è stato notato dai selezionatori del Burnley, che ha avviato una partnership con aiScout (come altra squadre inglesi, vedasi il Chelsea): provinato, è stato preso e messo sotto contratto.

Jez Davies – Photo web source

Calcio: rivoluzione in atto

L’I.A. ha iniziato a rivoluzionare anche il mondo del pallone, dunque: lo scouting sta subendo una sostanziale implementazione, a riprova di come il progresso tecnologico sia ormai trasversale. In questi giorni, poi, l’ex vicepresidente del Manchester United, Ed Woodward, è stato nominato membro non esecutivo del c.d.a. della Sentient Sports, un’altra società di intelligenza artificiale che si occupa espressamente di calcio e dati statistici.

La premessa alla base della filosofia di aiScout è che chiunque abbia uno smartphone possa misurare le sue performance, scaricando un’ app per veicolare i propri contenuti video e prestazionali, inviandoli a club professionistici. Un vero e proprio scouting da remoto, che si basa su dati e parametri analizzati da algoritmi avanzati, molto più complessi della “semplice” analisi umana: il futuro del calcio a portata di mano.

AiScout per giocatori – Photo web source

Tocco umano

La verità, come sempre sta nel mezzo: il calcio è un mondo complesso, non si potrà mai fare a meno dell’elemento umano: “La bellezza del calcio è che è molto sfaccettato”, ha affermato Richard Felton-Thomas, direttore scientifico della società che ha ideato l’app di scouting: “L’elemento umano è necessario, ci si deve chiedere: e se va sotto 3-0? Come si comporta con i compagni? Come si comporta con l’allenatore che gli urla contro?”

Per adesso la piattaforma funziona: più di 100 calciatori iscritti sono stati invitati ad un provino, con alcuni ingaggiati da club professionistici. La sfida al calcio di domani è ufficialmente aperta. 

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