L’Antipasto della Vigilia? A Roma si frigge forte | Le prelibatezze tipiche della Capitale si fanno così

Anche se il protagonista del cenone di Vigilia è il pesce il pezzo forte a casa dei romani sono i fritti. E i romani friggono forte!

Antipasti a Roma

Vigilia a Roma significa solo una cosa: friggere, friggere, friggere! Ma vediamo in particolar modo quali sono i fritti che si trovano sulle tavole dei romani.

Vigilia (quasi) di magro

La tradizione vuole che durante la Vigilia di Natale si consumi un pasto frugale, a base di pesce e verdure. Insomma che si “mangi di magro”. Quella del mangiare di magro è in realtà una imposizione religiosa risalente al Medioevo che è poi diventata tradizione. Come segno di penitenza, infatti, i vertici della Chiesa avevano imposto l’astinenza dalla carne e da ogni tipo di piacere. Un’imposizione che è poi decaduta nel 1966  grazie a Papa Paolo VI e alla Costituzione Apostolica Paenitemini.

Caduto il divieto è però rimasta in piedi la tradizione ed è per questo che, a tutt’oggi, durante le vigilie di Natale e Capodanno si mangia ancora pesce. Ovviamente la tradizione vuole che i piatti principali siano a base di pesce ma non ci sono direttive circa antipasti e contorni. Ed è per questo che ogni regione d’Italia col tempo si è sbizzarrita proprio con gli antipasti.

Baccalà fritto in pastella – Photo web source

I fritti che vanno per la maggiore

E’ chiaro che ogni famiglia abbia le sue tradizioni e che ogni famiglia abbia il suo modo di preparare le varie ricette ma i fritti che vanno per la maggiore sono essenzialmente:

  • Baccalà in pastella
  • Verdure in pastella

Per quanto riguarda entrambi esistono infinite scuole di pensiero: sia sulla scelta degli ingredienti, sia sulla composizione della pastella. La pastella più utilizzata è però quella semplicissima fatta con farina 00 ed acqua frizzante freddissima. Basta unire i due ingredienti e mescolare con una frusta manuale fino a quando non si sarà ottenuta una pastella liscia e senza grumi. Mentre la pastella riposa (ci vorrà più o meno un’ora) ci si può dedicare al baccalà. Baccalà che, ovviamente, deve assolutamente essere dissalato.

Quindi se lo si è comprato salato va messo a bagno per qualche giorno, altrimenti se lo si è preso già dissalato basta sciacquarlo per bene sotto acqua corrente per essere sicuri di aver eliminato tutto il sale in eccesso.

Pastella – Photo web source

Quindi tagliato a tocchetti il baccalà lo si deve immergere nella pastella ed immediatamente friggerlo in abbondante olio di semi. Tempo 7/8 minuti e sarà pronto. Lo stesso procedimento va fatto per le verdure (il must per la Vigilia a Roma sono i carciofi fritti ma, ovviamente, ogni famiglia pastella e frigge le verdure che preferisce).

Oltre i fritti

Ovviamente non di solo fritto è caratterizzato il cenone della Vigilia. Molto diffusa è la tradizione di servire come antipasto l’insalata di polpo e patate, l’anguilla marinata, bruschette e gamberetti in salsa.

 

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