“Made in San Marino” è Il primo decreto del 2024 | Sul Titano si istituisce una importante novità

E’ il primo decreto del 2024 il “Made in San Marino”. Il nuovo anno parte all’insegna dell’eccellenza con la pubblicazione sul bollettno ufficiale del decreto.

Ci siamo, quindi, per il Marchio Made in San Marino e 100% Made in San Marino. E ‘stata necessaria una riemissione, come ammette lo stesso Segretario di Stato Fabio Righi.

Il primo decreto del 2024 Made in San Marino

Nonostante le lungaggini in Consiglio e la burocrazia abbia rallentato questo ambizioso progetto, il 2024 lo vede pubblicare come primo decreto con grande soddisfazione.

Il Made in San Marino è il primo decreto del 2024

E’ il Segretario di Stato all’Industria e Artigianato, Fabio Righi, ad esprimere soddisfazione per questa ratifica, una riemissione resasi necessaria proprio perché le “lungaggini in Consiglio ne hanno impedito la ratifica nei tempi previsti per legge”.

C’è soddisfazione, però, nelle parole di Righi, nonostante si sia stati costretti a riemettere il decreto. L’obiettivo, adesso, secondo il Segretario di Stato è quello di “ratificare nei prossimi consigli utili tra gennaio e febbraio per poter produrre i propri effetti entro metà dell’anno”.

Stavolta, insomma, dovrebbe davvero tutto essere pronto per il marchio che certificherà il brand nazionale, la qualità e l’affidabilità dei prodotti fatti in San Marino. L’auspicio e, soprattutto, l’obiettivo, per Righi è quello di “realizzare un ‘brand’ nazionale che possa ricomprendere tutti i prodotti, non solo agroalimentari ma anche industriali, e costruirci delle politiche di promozione nazionale”.

La legge, pensata a suo tempo e proposta proprio dalla Segreteria di Stato per l’Industria e l’Artigianato, del resto, per il Made in San Marino dovrà servire a tutelare e valorizzare i prodotti ma anche le attività commerciali della Repubblica del Titano e renderli riconoscibili e appetibili nel mondo.

Si certifica l’eccellenza dei prodotti sammarinesi nel mondo

Per quanto riguarda la certificazione dei prodotti fatti in San Marino ci sarà una duplice dicitura e disciplina. Made in San Marino riguarderà, infatti, anche i prodotti la cui trasformazione finale avviene sul territorio sammarinese. Diversa situazione per il 100% Made in San Marino. Questo, infatti, è il caso in cui il prodotto dovrà essere interamente realizzato nel territorio dello Stato sammarinese. 

Fabio Righi
Fabio Righi Segretario di Stato per l’Idustria e l’Artigianato

Prodotti e merci il cui disegno, progettazione, lavorazione e confezionamento è avvenuto sul territorio di San Marino saranno, dunque, certificati con questo importante riconoscimenti in grado da garantire nel mondo la bontà, l’affidabilità e la qualità del prodotto realizzato.

Ottenere il riconoscimento sarà, relativamente facile, bisognerà, infatti, avere le caratteristiche rchieste e fare domanda per la concessione del marchio. Il tutto attraverso l’UO “Ufficio Attività Economiche” a cui compete l’istruttoria, la valutazione e la concessione del marchio.

Per usare il marchio, al momento del riconoscimento, il titolare o il rappresentante legale dell’impresa dovrà stipulare una convenzione con la Segreteria di Stato per l’Industria pagando una tassa annuale di 100 euro.

Lo sforzo che la Segreteria di Stato e le altre Istituzioni stanno portando avanti è, dunque, quello di dare visibilità sul piano internazionale ai prodotti sammarinesi.

Per il Segretario di Stato Fabio Righi i “porodotti di San Marino non sono secondi a nessuno in termini di qualità e di efficienza”. Come già, del resto, era stato annunciato qualche mese fa assieme al Made in San Marino il decreto istituirà anche il registro delle botteghe e dei mercati storici.

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