Ecuador sotto assedio: i Narcos hanno scatenato la guerra allo stato

Ecuador sull’orlo del collasso: è guerra. L’evasione di “Fito” un re del narcotraffico ha dato inizio a quello che è stato dichiarato un vero e proprio conflitto interno.

Un Paese in preda alle violenze con dei veri e propri assalti alle tv locali e ai carceri. Instaurato il corpifuoco dopo gli otto morti a Guayaquil e il terrore in altre città.

Ecuador

Il Presidente Noboa dichiara: “Siamo in guerra”. E’ l’assalto dei narcos, dei trafficanti di droga allo Stato, l’offensiva delle 22 bande attive nel paese sta seminando terrore e morti.

In Ecuador si vive un autentico conflitto interno

Sconcerto ed incredulità, oltre che terrore e ansia, per quanrto sta accadendo all’Ecuador, da parte dei cittadini. Sono in tantissimi, infatti, milioni incollati alla tv a guardare quanto sta accadendo nel Paese. Le scene sono davvero terrificanti ed alcuni spettatori sono increduli dinanzi a quanto stanno vedendo in tv.

Ecuador assalto studio televisivo

Per molti di loro sembrano le scene di una fiction. Un commerciante di un mercato della città costiera che si affaccia sul Pacifico dichiara:  “sembrava un film, una sceneggiata costruita ad arte”.

Per l’Ecuador, però, purtroppo, tutto questo non è finzione ma la triste e cruda realtà. E’ l’assalto delle bande armate dei narco trafficanti allo Stato. Uomini armati, incappucciati, fanno irruzione in uno studio televisivo nella città portuale di Guayaquil mentre la trasmissione andava in diretta.

L’assalto alla tv avviene con una violenza inaudita e quando gli uomini armati riescono ad impadronirsi dello studio, minacciano i giornalisti prendendo in ostaggioalcune persone del pubblico il tutto mentre le telecamere continuano a mandare le scene in dirette. Spari e urla da parte degli aggressori cheintimano tutti a sdraiarsi per terra a cui fanno eco le urla del pubblico, dei giornalisti, dei tecnici terrorizzati dai mitra, dai passamontagna, dalle bombe a mano, dopo di che le luci si spiengono e la trasmissione cessa.

Le evasioni poi la guerriglia scatenata dai Narcos

Il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, ha dichiarato che è in corso un “conflitto armato interno” nel paese. I Narcos, dopo la liberazione, l’evasione di “Fito” il super boss del narcotraffico, assaltano lo Stato dichiarando guerra e lo Stato risponde. Le forze di sicurezza vengono immediatamente dispiegate per strada e viene dichiarato il coprifuoco.

L’Ecuador sta vivendo momenti di grande tensione e panico. C’è caos e violenza con i narcos che attuano rappresaglie nei confronti delle istituzioni e delle forze dell’ordine con addirittura il rapimento di alcuni agenti di polizia.

L’incredibile quanto indisturbata fuga dal carcere del narcoboss Adolfo Macías, detto “Fito”, ha provocato la dichiarazione di stato di emergenza nel Paese. E’ stata, però, un’altra fuga di un altro noto narcotrafficante, leader della banda dei Los Lobos, Fabricio Colón Pico, quest’ultimo scappato insieme ad un gruppo di reclusi, dal carcere di Riobamba, nella provincia di Chimborazo a dare inizio alla guerriglia.

Le bande armate, 22 presenti in tutto l’Ecuador, hanno agito in maniera coordinata scatenando la guerra. Macías, “Fito” è il capo della più grande gang di narcotrafficanti ecuadoriana, considerato il nemico numero uno dalle autorità, la risposta dello Stato potrà essere davvero senza eguali.

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