Una lodevole iniziativa quella che si svolgerà la prossima settimana a San Marino. Si tratterà di una due giorni molto particolare.
Sono le “Giornate della raccolta del farmaco” e si terranno dal 6 al 12 febbraio. In che modo combattere la povertà sanitaria? Ecco la possibile soluzione.
Una iniziativa portata avanti in collaborazione con l’Iss, il Banco Farmaceutico Onlus e diverse associazioni di volontariato.
San Marino e le giornate del farmaco
Un mese di febbraio speciale e particolare quello che sta per aprirsi a San Marino. Guardare con occhi diversi alle varie povertà che toccano anche la piccola Repubblica, per far sì che nessuno resti indietro. Una di queste, purtroppo, è la povertà sanitaria, dove non tutti possono permettersi di acquistare farmaci, anche quelli basiliari.
“Un gesto di gratuità e condivisione concreta che conferma la generosità, l’attenzione e la solidarietà dei sammarinesi verso chi è meno fortunato” – sono queste le parole con le quali il Segretario di Stato alla Sanità, Mariella Mularoni, ha applaudito ai risultati presentati davanti ai Capitani Reggenti, delle precedenti Giornale del Farmaco.
Le farmacie di San Marino, infatti, sono sempre state ai primi posti, anche nel rapporto con l’Italia, nell’ambito del numero degli esercizi commerciali aderenti. E quest’anno, nuovamente, questa lodevole iniziativa si ripete. Dal 6 al 12 febbraio, nelle farmacie di Serravalle, Cailungo e Borgo Maggiore, ci sarà la possibilità di donare medicinale (che non hanno obbligo di ricetta) a coloro che non possono permetterselo.
Cosa sarà raccolto
Tutto ciò che sarà raccolto sarà donato alla Caritas San Marino – Montefeltro per la successiva distribuzione. Una iniziativa nata dalla collaborazione, non solo dalle locali associazioni di volontariato, ma anche con l’Iss e con il Banco Farmaceutico Onlus. “Qui si ha quella piena percezione di sinergia che piace a noi” – ha affermato, in un’intervista, il Presidente della Fondazione Banco Farmaceutico, Daniotti.
Una vera campagna di solidarietà per contrastare anche la povertà di carattere sanitario e, come afferma la Reggenza della Repubblica, nel corso degli anni sono stati fatti notevoli passi avanti di coesione e collaborazione fra le singole parti in causa, affinchè tutti possano dare il loro fattivo contributo.