San Marino: allarme sui social | Panico fra i genitori. La Gendarmeria indaga su un gruppo Whatsapp

Una chat pericolosa che non ha smesso di mietere vittime nel corso di questi ultimi 12 mesi. Fortunatamente è stata scoperta.

A San Marino, sono più di 700 i minorenni che si sono iscritti a questa pericolosa chat. A lanciare l’allarme è stato un genitore.

San Marino, allarme sui social | Un gruppo Whatsapp crea il panico fra i genitori
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La pericolosità è stata immediatamente riconosciuta. Ecco cosa è successo.

Allarme social a San Marino

Il pericolo per i minorenni corre sulla rete e, troppo spesso, sono proprio i più piccoli a cadere vittime delle trame di chi vuole da loro solo estorcere qualcosa. Se i piccoli si iscrivono a quella o a quelle chat e lo fanno in modo del tutto ingenuo, dall’altro lato possono (di sicuro) trovare l’orco che vuole da loro qualcosa di molto molto spinto.

Questa volta si è trattato di un canale Whatsapp che, venutosi a creare lo scorso anno, attraverso un passaparola, è cresciuto a dismisura fino ad arrivare ad avere quasi 700 iscritti e, fra questi, anche tantissimi ragazzi che abitano a San Marino. Si chiama “Il gruppo più grande di sempre”, e l’allarme è arrivato, in queste ultime ore, anche nella piccola Repubblica.

A lanciare l’allarme è stato un genitore che ha scoperto cosa veniva richiesto e qual era il materiale contenuto all’interno di questa chat: materiale pornografico e, anche, materiale violento. Qualcosa di completamente inadatto ai minori, anche al di sotto dei 10 anni. Ma forse all’interno di questo gruppo, vi sono proprio bambini e ragazzi che hanno questa età.

San Marino, allarme sui social | Un gruppo Whatsapp crea il panico fra i genitori
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Un gruppo non identificato su Whatsapp

È scattata subito la denuncia alla Gendarmeria che si è immediatamente attivata per capire e scoprire chi sono gli autori di questo gruppo quanto anche entrare nel dettaglio delle loro richieste alle giovanissime vittime. Dalle prime indagini ne è emerso che non si tratta solo di ragazzi di qualche anno più grandi delle loro vittime, ma anche di adulti. Alcuni pare si sarebbero trovati iscritti a questo canale anche a loro insaputa.

Le istituzioni della Repubblica di San Marino, lo dicevamo prima, si sono immediatamente attivate dopo che questo genitore ha lanciato l’allarme. Nelle scuole di ogni ordine e grado sono iniziate nuovamente le campagne di sensibilizzazione sui rischi della rete e su ciò che si corre per un uso non controllato dei mezzi social.

Dall’altro lato, le scuole invieranno una comunicazione d’allerta alle famiglie sulle linee guida da seguire e su tutte le possibili limitazioni che possono essere attivate sui social, quando questi sono utilizzati dai minori.

Come dicevamo all’inizio, la Gendarmeria sta analizzando questo canale Whatsapp. Ma è stato il dirigente delle scuole medie Remo Massari che ha deciso di diramare una circolare a tutte le famiglie, quanto per informarle ma, allo stesso tempo, anche per invitare i genitori a monitorare l’attività sui social e su internet dei loro figli.

Li ha invitati, in primis, ad impostare delle limitazioni (quanto di contenuto, quanto anche di applicazioni stesse) oltre che al controllo generico dell’attività svolta sui social dai ragazzi.

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