Il frutto, che in Campania si coltiva dall’epoca degli Osci ha infinite proprietà benefiche scientificamente provate.
La mela annurca è un frutto antico: tracce della sua coltivazione sono state trovate in documenti e iscrizioni preromane, quando in Campania dominava il popolo degli Osci. Ma sapevi che ha tantissime proprietà benefiche? Scopriamone alcune.
Frutto prelibato
Plinio il Vecchio la definì “Mala Orcula” in quanto originaria della zona del Lago di Averno, dove secondo i Romani avevano sede gli Inferi: nei secoli “la mela degli inferi”, sanguigna eppure dolcissima, è stata oggetto di numerosi studi per le sue proprietà benefiche.
Benefici eccezionali per la salute e per il corpo: la mela annurca attualmente è un prodotto IGP, marchio attribuitole nel XX secolo, ad indicare le zone del Vesuviano, del Casertano e in parte del Salernitano, dove è intensamente coltivata (oltre a quella originaria di Pozzuoli). Si pensi che Giugliano, nel napoletano, è conosciuta come ufficialmente come la “Città della Mela Annurca”.
Di forma tondeggiante, leggermente appiattita, con buccia liscia e cerosa, polpa succosa e profumata, la mela annurca viene raccolta quando i frutti sono ancora acerbi: una volta raccolte, le mele vengono esposte al sole per la maturazione, fino ad evidenziarne il tipico colore rosso lava.
Questa procedura rende la mela annurca particolarmente pregiata, un vero e proprio elisir di salute, grazie a proprietà nutritive uniche nel suo genere.
I benefici
Povera di lipidi e proteine, la mela degli inferi, contiene una discreta quantità di carboidrati, ma nonostante la dolcezza tipica, l’apporto calorico è molto ridotto: 100 grammi di annurca forniscono appena 40 Kcal .
L’abbondante presenza di vitamina A la rende una preziosa alleata per la protezione della vista: inoltre la vitamina C presente è ottima per potenziare le difese immunitarie, proteggendo il nostro organismo dalle infezioni.
In più, la buccia della mela risulta ricca di acido ossalico, un aiuto naturale per favorire l’igiene del cavo orale e sbiancare naturalmente i denti: per non parlare delle fibre, utilissime per favorire la digestione e le funzioni intestinali. Le mele annurca contengono circa l’80% di acqua, più potassio in quantità, risultando però povere di sodio: ciò permette di idratare il corpo e, al contempo, di drenare i liquidi in eccesso.
Annurca e capelli
Da uno studio tutto italiano, risulterebbe poi che queste mele, dato l’alto contenuto di una molecola, la procianidina B2, sarebbero effettivamente utili nella prevenzione e nel trattamento delle calvizie maschile, determinando una oggettiva crescita del numero dei capelli, della loro densità e del contenuto della cheratina (la principale molecola che compone peli, capelli ed unghie) all’interno del fusto pilifero.
Vero è che, per avere un effetto benefico ed anticalvizie sui capelli, sarebbe necessario assumere circa 800 mg di estratto polifenolico al giorno, pari a sei mele intere: effettivamente una dose non del tutto compatibile con le nostre abitudini quotidiane. Del resto, se una mela al giorno non basta per mantenere la chioma, provare con sei, no?