Campi Flegrei: le scuole si esercitano | La simulazione di evacuazione è in atto

Una situazione che ha messo in allarme cittadini ed istituzioni che, per questo motivo, hanno deciso di riprendere in mano un tipo di esercitazione che, forse, avevano troppo lasciato da parte.

Siamo in Campania e nella zona dei campi Flegrei anche nelle scuole si iniziano a capire cosa siano le vere prove di evacuazione.

Campi Flegrei: le scuole si esercitano | La simulazione di evacuazione è in atto
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Sono da farsi in caso di terremoto e bradisismo anche se, lo dicevamo, si tratta solo di esercitazioni. Vediamo insieme come è andata.

Campania: le scuole in esercitazione

Campi Flegrei: un territorio della Campania da sempre attivo ma che, in questi ultimi mesi sembra esserlo più del previsto. Per questo motivo, di fronte a tanti terremoti, di magnitudo piccola o grande che sia, avvertiti o meno dalla popolazione, non si può stare con le mani in mano ed è necessario fare qualcosa, iniziare ad indirizzare la popolazione e non solo verso quello che, in caso di allarme vero e proprio, va fatto.

Parlare di evacuazione non è facile: sembra semplice pensare che possano essere incanalati tutti i cittadini, i ragazzi nelle scuole, chi lavora ecc…tutti insieme, ordinatamente, per poter procedere all’allontanamento in caso di una possibile eruzione. Al momento, come affermano anche gli esperti dell’INGV, non è una situazione imminente perché non è prevista alcuna eruzione o risveglio tale, ma non bisogna abbassare la guardia.

Nella giornata di ieri, infatti, lunedì 22 aprile, è iniziata la prima di 3 prove di esercitazione di evacuazione per testare tutte le procedure operative che, finora, sono state messe in campo. La Protezione Civile della Regione Campania è scesa in campo per una vera e propria simulazione. A partire da Bacoli.

Qui la simulazione ha portato alla creazione (immaginaria) di una grande voragine che si è aperta in via Lucullo ed è crollato il molo di Baia. A Pozzuoli, invece, l’altra simulazione ha portato alla caduta di calcinacci in via Rossini e al dissesto stradale in via vecchia San Gennaro. Da qui, poi, la necessità di evacuare due scuole. Un’operazione che ha visto la piena sinergia e collaborazione della Protezione Civile, quanto anche delle autorità dei comuni coinvolti e della Prefettura di Napoli.

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Le simulazioni di “fuga” nelle scuole dell’area dei Campi Flegrei

La seconda simulazione si svolgerà a metà maggio e la terza, infine, ad ottobre. I cittadini e la popolazione coinvolta sarà quella di quattro scuole presenti nel territorio di Pozzuoli, di Bacoli e del quartiere Bagnoli di Napoli.

Ragazzi e bambini più piccoli sono quelli che hanno necessità, forse anche dei più grandi, di capire cosa sta succedendo. E se, per i più piccini, la simulazione viene vista come una sorta di gioco del “tutti giù per terra” al suono della campanella (diversa da quella solita) che segnala l’allarme ed il pericolo, dall’altro lato, sempre per la simulazione, sono stati coinvolti anche i genitori che si sono visti arrivare un messaggio, nelle chat scolastiche, dove li si avvisava del pericolo e del loro dover raggiungere la scuola a piedi.

In questa simulazione stiamo testando anche le telecomunicazioni di emergenza presso tutti i Coc, i Ccs, la Regione e il Dipartimento di Protezione civile, per verificare che la rete radio digitale regga anche in caso di collasso delle comunicazioni. Ci sono state alcune criticità iniziali nel realizzare il videocollegamento con alcune strutture periferiche, ma sono state superate in breve tempo” – spiega al quotidiano “Il Corriere del Mezzogiorno”, il direttore della Protezione civile regionale, Italo Giulivo.

Una situazione che va migliorata passo passo ma che, comunque, si vede essere già a buon punto.

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