La paura serpeggia nell’aria, i cittadini continuano a sentire scosse di terremoto e, dall’altro lato, la scienza si divide. Ma cosa sta succedendo ai Campi Flegrei?
C’è chi dice che si tratta di normale attività vulcanica, come la si è avuta da tempo a questa parte e chi, invece, afferma che bisogna prepararsi a qualcosa di molto peggio.
Qual è la verità? E i terremoti dureranno ancora? Cerchiamo di capire al meglio insieme.
Ancora sciame sismico ai Campi Flegrei
I Campi Flegrei stanno preoccupando e non poco la popolazione che ci vive e non solo. I cittadini chiedono chiarezza e, soprattutto, vogliono capire a cosa vanno incontro e se devono, o meno, prepararsi al peggio. Cosa c’è di vero in tutto ciò di cui si sta parlando su una possibile eruzione della Solfatare e dell’intero complesso dei Campi Flegrei?
Al momento, su questo argomento, anche la scienza e i vulcanologi si dividono. C’è chi parla di normala attività (come da molto tempo a questa parte) e chi, invece, parla di una possibile, quanto imminente eruzione. Cosa c’è di vero? Cosa effettivamente devono sapere i cittadini? Durante un incontro alla X Municipalità di Napoli (confinante proprio con il comune più colpito, quello di Pozzuoli), il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, De Vito, ha cercato di spiegare qual è la situazione che si sta vivendo: “È possibile che si verifichino terremoti di magnitudo più alta, non possiamo dirlo con precisione” – ha detto.
Una delle scosse più forti, quella di magnitudo 4.2 registrata lo scorso settembre, è stata la più forte nell’attività vulcanica da oltre 40 anni. Ma, lo stesso direttore, ha spiegato anche che “va considerato come magnitudo medie, non alte, simili a quelle osservate nel 1982”, affermando ancora una volta che potrebbero essercene altre e di più forti.
Il Direttore dell’Osservatorio Vesuviano: “Prepararsi con misure di sicurezza”
Per quel che riguarda, invece, il fenomeno del bradisismo (altro problema per queste zone), al momento si parla di circa 20 millimetri di sollevamento del suolo al mese, un numero che accelera in continuazione, visto che dall’inizio dell’anno è raddoppiato rispetto ai 10 millimetri soliti. “Siamo poco più su del livello dei 15 millimetri dello scorso anno. Il fenomeno sta incrementando, i terremoti continueranno, è prevedibile che avvengano” – ha continuato il direttore De Vito.
Cosa si prospetta, quindi per la popolazione? La risposta del direttore dell’Osservatorio Vesuviano è stata netta: “Prepararsi seguendo le misure di sicurezza, lavorando insieme agli altri, come la Protezione civile, sulla prevenzione che è l’elemento fondamentale insieme alla corretta informazione corretta. Ci sono decine di persone che lavorano sul monitoraggio e sulla sicurezza del territorio” – ha concluso.