Giro d’Italia 2024: Tadej Pogacar pedala verso la leggenda

Un Giro d’Italia storico questo del 2024 come non lo si vedeva da anni. Come ogni competizione sportiva, soprattutto di questo calibro, a renderlo magnifico oltre agli scenari e ai luoghi incantevoli toccati dalle tappe, sono loro gli atleti, i ciclisti, gli unici protagonosti indiscussi.

Tadej Pogacar
Tadej Pogacar Giro d’Italia 2024 – titanotoday.com

Il favorito, in particolare, lo sloveno Tadej Pogacar si sta rendendo protagonista di una impresa storica. Dopo 15 tappe il suo vantaggio sul suo diretto inseguitore, Geraint Thomas, è di ben 6 minuti e 41 secondi. Distacchi così al Giro non si vedevano da 70 anni.

Un Pogacar leggendario in questo Giro d’Italia 2024

C’è profumo di leggenda in questo Giro d’Italia del 2024, una di quelle competizione destinate a rimanere nella storia, scritta sui libri di scuola e degli almanacchi sportivi. Quanto sta compiendo lo sloveno Pogacar ha davvero dello straordinario. Capace di vincere a cronometro, in salita ed anche in volata per quest’anno sembra non essercene per nessuno. Il distacco dopo 15 tappe (manca solo una settimana alla fine del Giro) è di quelli da record.

I paragoni per lo sloveno, ovviamente, si sprecano in queste ore, quello più gettonato ed accreditato è, senza ombra di dubbio, con Eddy Merckx, il Cannibale. Il soprannome, infatti, deriva proprio dalla sua volgia e fame di vincere, Merckx non lasciava nulla agli avversari nemmeno le briciole. Ed allo stesso modo Tadej Pogacar sembra voler trionfare in ogni tappa anche quelle cosiddette di trasferimento.

Pogacar Giro d'Italia 2024
Pogacar scatta verso la vittoria – titanotoday.com

C’è da sottolineare, però, come un distacco simile dopo 15 tappe non era riuscito nemmeno al cannibale Eddy Merckx. Basta questo dato per spiegare la portata dell’impresa di Pogacar, basterebbe solo questo a tenere incollati gli spettatori, come sta avvenendo, davanti alla tv e sui bordi delle strade per poter un giorno esclamare io c’ero.

Oggi la sedicesima tappa, un passaggio importante

Oggi la sedicesima tappa da Livigno a Santa Cristina Valgardena. Si prospetta un’altra frazione durissima, del resto la terza settiimana del Giro d’Italia è quella più dura dove si scalano le montagne più temibili e si affrontano salite con pendenze proibitive. Oggi 206 chilometri divideranno Pogacar e gli altri ciclisti dal traguardo. Saranno 4350 i metri di dislivello.

Si comincia praticamente in salita, con Passo di Eira e Passo di Foscagno nei primi undici chilometri e mezzo. Lunga discesa e, subito dopo Bormio, arriva immediatamente l’Umbrailpass, Cima Coppi di questa edizione con i suoi 2498 metri di altitudine. Non si arriverà come previsto, purtroppo, in cima allo Stelvio, una delle cime più affascinanti e storiche di ogni giro, per il rischio di slavine. Per Pogacar la cima Coppi rappresenterà sicuramente una voglia di vittoria un simbolo importante ed un ulteriore passo verso la sua indiscussa supremazia fino a questo momento.

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