Il Segretario di Stato al Turismo, Federico Pedini Amati, a margine della conferenza stampa sulla stagione turistica, chiarisce il rapporto con L’Arabia Saudita.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per dissolvere alcune ombre e smorzare sul nascere alcune polemiche parlando solo di numeri ufficiali.
Stagione turistica, rapporto con l’Arabia Saudita ed Expo 2030 i temi trattati dal Segretario di Stato che vuole evitare ogni possibile fraintendimento.
Federico Pedini Amati: dai dati sul Turismo ai rapporti con l’Arabia
E’ stata una lunga conferenza stampa, quella tenuta dalla Segreteria di Stato per il Turismo, sui numeri della stagione turistica. Con l’arrivo del report ufficiale, quindi numeri alla mano, Pedini Amati ha illustrato, così come annunciato qualche giorno fa, l’andamento della stagione turistica sammarinese.
L’ottimismo che trapelava, già da qualche giorno, ha avuto man forte dai numeri, dai dati reali di quello che è stato il flusso dell’incoming nella Repubblica di San Marino. Dati positivi che confermano il buono stato di salute del settore certificato anche dal Fondo Monetario Europeo.
Picco di presenza a luglio e agosto sul Titano con quasi un 20% in più dei passaggi in funivia. 216 i giorni, coperti da 83 eventi, in grado di richiamare centinaia di migliaia di visitatori.
Il Segretario Pedini Amati chiarisce quindi alcuni punti cercando di sgombrare il campo da alcune polemiche nate con l’Usc (Unione dei commercianti),
Al termine dei lavori Pedini Amati si è sofferma sul tema del rapporto instaurato con l’Arabia Saudita e, in particolare, con il fondo di investimento Saudita. Qualche giorno fa, tra San Marino e Arabia Saudita, si è siglato un accordo per investimenti in ambito turistico. Patto, stipulato nella capitale saudita, Riyadh, con una lettera di intenti proprio dal Segretario di Stato al Turismo.
L’investimento arabo
Sul rapporto con l’Arabia Saudita, Pedini Amati, ha quindi fornito alla platea alcune delucidazioni: “La Repubblica di San Marino ha rapporti di collaborazione con tutti i Paesi del mondo, da sempre, per la prima volta nella storia, però, si trova dinanzi ad un Paese che realmente sul tavolo mette un corrispettivo economico. Un investimento non finalizzato ad ottenere la proprietà di qualcosa ma un prestito a condizioni estremamente favorevoli. Un obiettivo raggiunto grazie ai buoni rapporti costruiti tra i due Paesi ed anche ai rapporti personali con il Ministro Saudita.”
“La disponibilità economica, del fondo di investimento Saudita, andrebbe a finanziare opere infrastrutturali – continua Pedini Amati – progetti concreti definiti. Un prestito da 100 milioni di euro restituibile in 20 anni o più a condizioni favorevoli. Si tratterebbe di un tasso di interessi dell’ 1,5% che potrebbe scendere ancora al momento della stipula”.
La domanda che può sorgere spontanea è come mai gli Arabi farebbero questa operazione. Questione che il Segretario anticipa parlando di Expo 2030. Gli Arabi stanno puntando fortemente sull’organizzazione di questo evento e, con Riyadh sono in competizione con Roma e Busan (Corea del Sud). “Ci han chiesto di votarli per l’Expo 2030 – ha dichiarato Pedini Amati – Abbiamo mandato due note verbali all’Italia e all’Arabia dicendo loro che in prima battuta noi votiamo Roma”.
Posizione questa già confermata, durante la recente visita sul Titano, al sindaco Gualtieri e ribadita in quel di Riyadh. Riyadh che ha comunque incassato, da San Marino, la preferenza sulla Corea in un’eventuale ipotesi di ritiro della capitale italiana. Fino a quando Roma resta in campo, quindi, la posizione della Repubblica non cambia.